
Tempi difficili per le piattaforme di prenotazione del charter: tra portali che non pagano le barche prenotate per i loro clienti e altri che alzano le commissioni senza confronto con le società, gli armatori delle flotte pubblicizzate online mostrano una crescente insofferenza.
Cruising Charter diffida Click&Boat
L’insofferenza è esplosa negli ultimi giorni con la diffida ufficiale di Cruising Charter, una delle società di charter più affermate in Italia con base a Portisco, nei confronti di Click&Boat, uno dei portali di prenotazione più noti. L’azienda sarda, riconosciuta per la qualità del servizio, chiede che le barche della propria flotta vengano immediatamente rimosse dal sito.
Nella comunicazione formale inviata a Click&Boat, l’amministratore Barabino segnala gravi criticità nell’accesso alla piattaforma e contesta l’aumento unilaterale della commissione al 21%, giudicato in violazione degli accordi in vigore.
Secondo quanto riferito, per rispondere a una richiesta cliente o anche per un semplice login, il portale mostrerebbe un pop-up che obbliga ad accettare la nuova commissione. Il messaggio renderebbe inutilizzabile l’intera pagina, incluso il pulsante di logout, impedendo così la gestione ordinaria della flotta e delle condizioni commerciali.
Le motivazioni della società: “Commissioni oltre il 20% sono inaccettabili”
Barabino ribadisce che Cruising Charter non è disposta a operare con commissioni superiori al 20%, già considerate elevate e impattanti sul prezzo finale delle barche a noleggio. Critica inoltre la scelta di apportare modifiche unilaterali, ricordando come la questione fosse già stata affrontata telefonicamente senza trovare accordo.
Un ulteriore punto riguarda le tempistiche: Cruising Charter sostiene che l’accesso indipendente al portale fosse bloccato già prima del 1° dicembre 2025, data indicata da Click&Boat come inizio delle nuove condizioni economiche. Per questo motivo chiede la rimozione immediata dell'intera flotta dalla piattaforma.
La posizione ufficiale di Cruising Charter
Nel documento, Cruising Charter chiarisce che renderà pubbliche le proprie politiche commerciali attraverso mezzi stampa e canali online, diffidando Click&Boat dal pubblicare la sua flotta a partire dalla data della comunicazione. Una posizione decisa che conferma un rapporto ormai compromesso.
Il rapporto tra società di charter e piattaforme di prenotazione non è mai stato semplice. I portali pubblicizzano barche e flotte senza indicare chiaramente i reali armatori, finendo spesso per fargli concorrenza diretta.
Le flotte di qualità, che hanno minor necessità di visibilità indotta, tendono a non accettare pressioni commerciali e talvolta scelgono di fare un passo indietro quando avvertono squilibri nel rapporto.
I rischi per il settore delle piattaforme di prenotazione
Comportamenti come quello contestato a Click&Boat rischiano di danneggiare l’intero settore delle prenotazioni online. Se le società più qualificate continueranno a rifiutare collaborazioni con portali percepiti come troppo aggressivi, sulle piattaforme finiranno per restare solo realtà meno strutturate, che necessitano maggiormente di visibilità e accettano condizioni più onerose.
© Riproduzione riservata



















