
Gli scafi hanno varcato il cancello di Fernando de Noronha e sono entrati nella zona dei doldrums. Che al largo del Brasile vogliono dire venti non particolarmente leggeri ma molto instabili, con tempeste imprevedibili da evitare come in una gara di slalom speciale. Ericsson 3 ne sa qualcosa: ieri ha registrato un salto di vento da 18 nodi provenienti da 070° a 10 nodi da 162°. Necessario per gli equipaggi è quindi stare con tutti gli uomini in coperta, pronti per cambiare in continuazione il piano velico e regalare meno miglia possibile agli avversari.
Intanto, Telefonica Blue rafforza la propria leadership, varcando lo scoring gate dell’isola brasiliana davanti a tutti e conquistando un vantaggio di oltre cinquanta miglia nei confronti degli inseguitori. Una risposta importante, quella di Bouwe Bekking e compagni, alle sfortune del trasferimento precedente. Lo skipper olandese ha permesso alla propria barca di guadagnare qualche punticino nei confronti del capolista Ericsson 4, giunto secondo, e Puma, quarto dietro a Delta Lloyd. E soprattutto si è confermato uno specialista della risalita dell’Atlantico. Già nella passata edizione della VoR con Movistar aveva doppiato Fernando de Noronha davanti a tutti, precedendo anche l’imbattibile Abn Amro-One.
Il futuro che attende le barche in gara sarà costituito da almeno altre ventiquattro ore di zig-zag tra le tempeste equatoriali, prima di agganciare l’aliseo di nord-est e poi confrontarsi con l’alta pressione delle isole Bermuda.
Classifica provvisoria sesta tappa:
1. Telefonica Blue: 3.359 miglia all’arrivo
2. Ericsson 4: + 55 miglia
3. Delta Lloyd: + 57 miglia
4. Telefonica Black: + 57 miglia
5. Puma: + 58 miglia
6. Ericsson 3: + 59 miglia
7. Green Dragon: + 71 miglia
Classifica generale Volvo Ocean Race:
1. Ericsson 4: 69,5 pt.
2. Puma: 59 pt.
3. Telefonica Blue: 58,5 pt.
4. Ericsson 3: 46 pt.
5. Green Dragon: 42 pt.
6. Telefonica Black: 25 pt.
7. Delta Lloyd: 18 pt.
8. Team Russia: 10,5 pt.
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