Mario Tobino, cantore del mare e profondo conoscitore della mente dell’uomo, racconta la navigazione tra le onde e nella psiche, tra istinto e razionalità. Nel racconto, scritto nel 1951, un barcobestia salpa da Viareggio con il suo carico di stoccafissi e un equipaggio di undici uomini, più la bella moglie del capitano. La traversata procede regolarmente, con il collettivo solitario di marinai inebriato dall’inconsueta variante, l’icantevole Fernanda, la cui mera presenza è sufficiente a creare un’invisibile aura di erotismo. Un attimo, e l’Angelo del Liponard precipita nella tragedia, fredda e secca: la morte dell’ufficiale. Il barcobestia continua diligente il viaggio con i suoi dieci marinai e la giovane vedova, tutti ancora silenziosamente avvolti dalla stessa aura.
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