Nel 1836 viene pubblicato a Londra un libricino scomodo. Si tratta di una denuncia alle terribili condizioni in cui erano costrette a vivere le ciurme a bordo delle navi della gloriosa Royal Navy britannica, la descrizione dei maltrattamenti perpetrati dagli ufficiali ai marinai. A raccontarle è Jack Nastyface, nome di fantasia costituito dal nomignolo con cui venivano comunemente identificati i marinai e da un appellativo carico di valenza dispregiativa: “nasty face” in inglese significa letteralmente “faccia sporca”.
Dietro questo nome si nasconde però il vero autore, William Robinson, ex marinaio volontario della British Royal Navy, protagonista e testimone di orribili soprusi.
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