La NASA, il centro di ricerca spaziale degli Stati Uniti, si accinge a pubblicare una ricerca condotta in collaborazione con l’Università della California in cui viene documentato come il ghiacciaio Thwaites, ovvero parte della calotta glaciale occidentale collocato lungo la costa di Amusden e punto cardine dell’intero sistema glaciale di Wais (Western Antarctic Ice Sheet), si sia ormai avviato sul cammino dello scioglimento totale.
La ricerca ha rilevato che lo scioglimento di questo enorme ghiacciaio è ormai molto avanzato, tanto da aver oltrepassato il punto di non ritorno. La NASA quindi sostiene che la fine del ghiacciaio Thwaites sia ormai segnata, il timore è che la scomparsa di questa grande massa di ghiaccio possa innescare la deflagrazione dell’interno sistema antartico, cosa che per il pianeta terra rappresenterebbe una catastrofe senza pari.
I modelli matematici dicono che, nel caso di scioglimento di grandi aeree della calotta antartica, i mari potrebbero salire di oltre 4 metri sommergendo una lunga lista di grandi città che nel mondo si affacciano sulle coste.
Al termine del rapporto, si legge che la catastrofe non è imminente. L’accelerazione dello scioglimento del ghiacciaio Thwaites, quella che lo porterà alla scomparsa totale, si dovrebbe verificare tra uno, due secoli e i suoi effetti sull’intero sistema artico si dovrebbero sentire da qui a 500 anni.
Saranno quindi i figli dei nostri nipoti a pagare il conto degli sbagli commessi negli ultimi ottanta anni.
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