Per spiegare questo concetto, Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina, si è servito ancora una volta dei numeri. Nel 2007 il comparto è cresciuto del 12-14 per cento, rispetto al fatturato di 2,9 miliardi di euro dell'anno precedente. Una voce importante è stata fatta registrare ancora dalle esportazioni, del 50 per cento sulla produzione totale; il principale mercato di riferimento è sempre quello europeo, che acquista il 45 per cento delle unità vendute all'estero. In continua crescita è anche il settore dei megayacht; quelli realizzati in Italia, rappresentano il 46 per cento di tutta la disponibilità mondiale.
Sull'altro piatto della bilancia c'è però la situazione dei posti barca, che in Italia sono solo 139.000. Secondo uno studio conoscitivo di Ucina, se ne potrebbero ricavare 39.000 nei prossimi anni, di cui 13.500 nel breve periodo, con il posizionamento di strutture snelle come pontili galleggianti. A beneficiarne sarebbe soprattutto il meridione, con 25.600 spazi per l'ormeggio, quindi le regioni del centro Italia con altri 9.000. Un'altra occasione di sviluppo è stata poi identificata nella riqualificazione delle aree dismesse, prendendo a esempio il felice caso di Marina di Porto Antico di Genova.
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