
I problemi legati alla Coppa America non si limitano certo agli hangar dei team, che pure non mancano, ma si stanno manifestando — e forse con maggiore rilevanza — nelle stanze della politica. «Ho l’impressione che si concluderà a Poggioreale», ha commentato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in riferimento all’atto del governo che ha escluso la Regione e la Città Metropolitana di Napoli dal comitato organizzativo dell’evento. Una scelta che di fatto le estromette dai giochi e contribuisce a creare sul territorio avversari politici tutt’altro che irrilevanti.
Uno scontro politico che rischia di compromettere l’evento
La tensione tra il governo di centrodestra e la giunta regionale di centrosinistra si fa sempre più aspra, e il braccio di ferro rischia di compromettere — o quantomeno penalizzare — un evento di portata mondiale, che potrebbe rappresentare un’occasione storica di rilancio per tutta l’area partenopea.
Il ruolo chiave degli enti locali
La decisione del governo, duramente criticata da De Luca, appare quanto meno avventata: è difficile immaginare di realizzare opere complesse come quelle richieste dalla Coppa America senza la collaborazione degli enti locali, Comune e Regione in primis.
Espropri e incognite organizzative
Già oggi esistono problematiche legate agli espropri, che potrebbero bloccare l’intero progetto. Come il governo intenda risolverle senza il supporto degli amministratori locali resta un punto interrogativo.
Il mondo della vela osserva con preoccupazione
Per il mondo della vela, questa guerra politica per la gestione dei finanziamenti è un campanello d’allarme. Il rischio di uno stallo è concreto, e uno stallo in questo caso significherebbe un danno d’immagine su scala globale. Una figuraccia simile a quella già sfiorata con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina.

Il progetto Coppa America a Napoli sotto pressione politica – Foto d’archivio
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