
Con il nuovo FP55, Fountaine Pajot amplia la propria gamma nel segmento dei catamarani a vela sopra i 50 piedi, posizionandosi tra il Tanna 47 e il Samana 59. Un modello che punta a offrire il giusto equilibrio tra spazi generosi, facilità di gestione e comfort tipico delle unità più grandi del cantiere francese.
Lungo 17 metri, l’FP55 nasce per la crociera comoda e per un utilizzo che spazia dal charter di alto livello all’armatore privato che cerca autonomia e qualità costruttiva. Lo stile, firmato dal duo Berret-Racoupeau, prosegue la linea moderna della gamma Fountaine Pajot, caratterizzata da scafi dalle linee pulite, vetrate ampie e zone di coperta organizzate per vivere il mare in continuità con gli spazi interni.
Il layout si distingue per la fluidità dei percorsi: dal pozzetto di poppa, ampio e protetto, si accede direttamente al salone, che gode di una luminosità naturale grazie alle superfici vetrate perimetrali. La cucina è integrata all’ambiente principale e consente un rapporto diretto con l’esterno, caratteristica sempre più apprezzata da chi naviga in famiglia o con ospiti.
A prua, l’FP55 elimina le reti, elemento presente sul modello più piccolo, l’Aurea 51. Al loro posto si trova un ampio pozzetto di prua e una zona posta su un piano più alto, dove si possono posizionare grandi prendisole. La zona prodiera rialzata serve ad allontanare la superficie dal mare, eliminando il rischio che le onde vi battano quando si naviga con mare formato.
La scomparsa delle reti sull’FP55, dopo la loro eliminazione anche sul Thira 80 nel 2023, segna la definitiva fine di questi elementi almeno sui catamarani di una certa grandezza.
In questa nuova configurazione, il pozzetto prodiero diventa una vera lounge servita da una porta che collega direttamente questa zona con gli interni. Una soluzione che valorizza la ventilazione e la socialità a bordo, consentendo di distribuire gli ospiti in diversi spazi senza perdere il senso di unità dell’insieme.
Un flybridge funzionale e conviviale
Il flybridge riprende la filosofia già vista sul Samana 59, ma con proporzioni pensate per una barca più compatta. Se per Lagoon un fly di queste dimensioni richiede due timonerie, Fountaine Pajot ha scelto una timoneria singola al centro della plancia. Dietro la postazione di comando si trova un grande prendisole e una zona relax che, a seconda della configurazione, può includere divani e tavolo per i momenti di navigazione o di sosta in rada.
La visuale è ampia e la timoneria è ben protetta, mentre la distanza tra il piano velico e l’area living garantisce sicurezza e comfort anche durante le manovre.
Interni modulabili e comfort a lungo raggio
L’FP55 è proposto in diverse versioni, tra cui la Maestro, con una suite armatoriale che occupa un intero scafo, e la Double Maestro, con due zone notte principali di pari livello, pensate per la gestione condivisa o il charter di fascia alta. Gli allestimenti interni privilegiano materiali chiari e ambienti aperti, con attenzione all’acustica e alla ventilazione.
Ogni cabina dispone di bagno privato e ampie finestrature, mentre la cucina a U centrale è progettata per un uso intensivo anche durante traversate o navigazioni lunghe. La dotazione di stivaggi e la disposizione degli impianti riflettono la filosofia “blue water” che il cantiere sta consolidando negli ultimi anni, rendendo la barca adatta anche a programmi oceanici.
Prestazioni e autonomia
Il piano velico, con una randa di oltre 100 metri quadrati e un fiocco generoso, è pensato per un utilizzo versatile: facile da gestire in coppia ma capace di offrire buone medie in crociera. La carena è stata studiata per combinare carico utile ed efficienza, mentre la propulsione standard prevede due motori da 80 cavalli.
Il cantiere ha posto grande attenzione all’autonomia energetica, con la possibilità di integrare fino a 6 kW di pannelli solari sul tettuccio e un sistema elettrico ottimizzato per la vita di bordo. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dai generatori e rendere più sostenibile la permanenza in rada.
L’FP55 nasce per un pubblico ampio: armatori che desiderano comfort e indipendenza, ma anche società di charter che cercano una barca in grado di ospitare fino a dodici persone in spazi realmente vivibili. La modularità degli interni, la qualità delle finiture e la disposizione delle aree esterne rendono questo modello tra i più interessanti della fascia 50-60 piedi.
Fountaine Pajot consolida così il proprio ruolo nel mercato dei catamarani a vela, introducendo una barca che non stravolge, ma perfeziona un concetto di crociera già maturo, attento alla vivibilità, all’autonomia e al piacere della navigazione.
Scheda tecnica Fountaine Pajot FP55
- Cantiere: Fountaine Pajot
- Progetto: Berret-Racoupeau Yacht Design
- Lunghezza fuori tutto: 16,98 m
- Baglio massimo: 8,80 m
- Pescaggio: 1,85 m
- Dislocamento a vuoto: 27,7 t
- Randa: 110 m²
- Fiocco: 66 m²
- Motorizzazione: 2 x 80 HP
- Capacità carburante: 1.220 L
- Capacità acqua: 800 L
- Versioni: Maestro, Double Maestro, Charter
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