La zattera di Fogar al Museo del Mare

Genova – La zattera di Ambrogio Fogar sbarca a Galata, il Museo del Mare di Genova. Sarà la Sala della Tempesta ad ospitare l'autogonfiabile con cui lo skipper italiano trascorse 74 giorni in balia delle onde dell'Antartico insieme al giornalista Mauro Mancini. Ambrogio riuscì miracolosamente a sopravvivere; Mancini, dopo esser dimagrito di quaranta chili, perse la battaglia con la sopravvivenza a bordo della nave greca Mastro Stefanos, che era riuscita a recuperare i due naufraghi.
Era il 1978 quando Fogar salpò a bordo del Surprise, un undici metri in legno, per circumnavigare l'Antartide. Con lui, Mancini, aveva in programma di navigare durante il primo tratto del viaggio per un servizio giornalistico. Durante il trasferimento da Mar del Plata a Ushuaia, sullo scafo del Surprise si aprì una falla in seguito all'urto di un oggetto in mare. Mentre i due velisti erano impegnati a tornare in Argentina, una nuova collisione, probabilmente con un orca, impedì alla barca di continuare la navigazione, facendola affondare in breve tempo. Fogar e Mancini fecero appena in tempo a lanciare l'autogonfiabile, una zattera rotonda con un metro e ottanta di diametro, insieme a un canotto che fu utilizzato per raccogliere l'acqua piovana.
Oggi, quella casa galleggiante che ha accolto i due skipper per due mesi e mezzo, è stata donata al museo genovese da Maria Teresa Panizzoli, moglie di Fogar, e dalla figlia Francesca. “Ricordo soltanto dolore e angoscia – ha raccontato Maria Teresa – in attesa di qualsiasi notizia. E anche dopo, a incubo finito, per tantissimo tempo Ambrogio non volle più parlare di quell'episodio”.

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