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martedì 4 novembre 2025
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Groupe Beneteau, il terzo trimestre 2025 segna una timida risalita

Il terzo trimestre 2025 segna una ripresa per Groupe Beneteau: ordini in crescita, motore in rialzo e primi segnali di fiducia nel mercato nautico.

Il Sun Odyssey 65 della Jeanneau, parte del Gruppo Beneteau
Il Sun Odyssey 65 della Jeanneau, parte del Gruppo Beneteau
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Dopo mesi di incertezza, il vento sembra cambiare direzione per Groupe Beneteau e per tutto il mercato. I primi segnali si sono colti nei saloni autunnali e ora se ne ha conferma con i numeri pubblicati da Beneteau per questo Q3. I dati del terzo trimestre 2025 raccontano di un mercato ancora prudente, ma finalmente più stabile, con una domanda che torna a muoversi e gli ordini in crescita. Non è ancora tempo di brindare, ma i segnali positivi cominciano a farsi vedere.

Nel periodo luglio-settembre, il gruppo francese ha registrato un fatturato di circa 170 milioni di euro, leggermente inferiore rispetto ai 179 milioni dello stesso trimestre del 2024. Una flessione modesta, soprattutto se confrontata con il forte rallentamento che aveva caratterizzato i mesi precedenti. Nei primi nove mesi dell’anno, i ricavi complessivi si fermano a 574 milioni di euro, circa il 22% in meno rispetto al 2024. Eppure, dietro questi numeri si nasconde un’inversione di tendenza importante: gli ordini nel terzo trimestre sono cresciuti del 33%, segno che il mercato ha iniziato a ritrovare fiducia.

Il motore traina, la vela soffre

Il cuore della ripresa batte nel segmento delle imbarcazioni a motore, che ha registrato una crescita a doppia cifra: +20% rispetto allo scorso anno. Un dato che sorprende positivamente, spinto dal successo dei nuovi modelli lanciati nel 2025 — dai Prestige multiscafi ai day-cruiser come il Merry Fisher 1295 e il Wellcraft 38 T-Top — e dal progressivo riequilibrio degli stock nei concessionari.

A soffrire, invece, è il comparto vela, in calo del 35%. La contrazione più forte arriva dal mondo del charter, dove gli ordini si sono quasi dimezzati (-47%). La cautela delle società di noleggio, che ancora si muovono con prudenza dopo due estati non brillanti, pesa su un segmento già penalizzato dal rallentamento della domanda di monoscafi. Questo dovrebbe indurre il gruppo a tornare a puntare sul mercato dei privati, tornando a sollecitare l’interesse del velista e di chi ancora non lo è.

Il gruppo, nonostante le difficoltà, guarda avanti: tra i ventitré nuovi modelli presentati ai saloni di settembre, molti a vela, diversi hanno già raccolto buoni risultati, contribuendo da soli a un terzo delle nuove vendite del trimestre.

Mercati in equilibrio

Sul piano geografico, l’Europa rimane il principale mercato di riferimento, con ricavi intorno agli 80 milioni di euro, sostanzialmente stabili. Gli Stati Uniti e l’America Centrale crescono di quasi il 3%, mentre l’area Asia-Pacifico e le altre regioni mostrano ancora segni di debolezza.

La novità più incoraggiante arriva però dalla rete dei concessionari: dopo mesi di riduzioni forzate, gli stock si sono finalmente stabilizzati. È un punto di svolta cruciale, perché libera capacità di vendita e riduce la necessità di sconti, creando le condizioni per un quarto trimestre più dinamico.

Beneteau stima di chiudere l’anno con un fatturato intorno ai 300 milioni di euro nel quarto trimestre, in linea con il 2024, e punta a ritornare in utile operativo nella seconda metà dell’anno.

Le sfide restano: il cambio euro-dollaro non aiuta, anche se in questi ultimi giorni l’euro continua a calare, mitigando così l’azione dei dazi trumpiani che fanno sentire il loro peso, e il contesto macroeconomico globale continua a essere incerto. Ma la sensazione, condivisa anche dagli analisti, è che il peggio sia passato.

La strategia di puntare su innovazione, diversificazione e nuovi modelli sembra dare i primi frutti. La nautica vive molto di fiducia — e quella, lentamente, sta tornando.

Cosa significa per il mercato italiano

Per il settore nautico italiano, i dati del gruppo francese sono un termometro utile. Il calo della vela mette in evidenza un trend che si percepisce anche nel nostro Paese: l’interesse per il motore cresce, mentre la vela attira meno acquirenti, soprattutto tra i professionisti del charter.

Tuttavia, proprio questa fase di transizione può aprire nuove opportunità. L’Italia, con la sua filiera produttiva e la forza dei suoi cantieri, può beneficiare di una ripresa strutturata, soprattutto se saprà spingere sull’innovazione e sulla personalizzazione dell’offerta.

Il terzo trimestre 2025 non segna ancora la piena ripartenza per Groupe Beneteau, ma ne disegna i contorni. Le vendite di barche a motore crescono, la rete si rafforza, e gli ordini tornano a salire dopo mesi difficili.

La vela, per ora, resta in attesa di vento favorevole. Ma in mare, come nell’economia, l’importante è saper mantenere la rotta: e Beneteau, lentamente, sembra averla ritrovata.

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