
Partenza amara a Kiel per The Ocean Race Europe, la regata che porta in mare i migliori team oceanici d’Europa e che per molti è l’anteprima del giro del mondo. Dopo appena un miglio, una collisione ha coinvolto due protagonisti annunciati: Team Holcim-PRB e Allagrande Mapei, l’IMOCA 60 italiano guidato da Ambrogio Beccaria.
L’impatto è avvenuto pochi istanti dopo il via, con vento sostenuto e un’alta concentrazione di barche in pochi metri. Le prime immagini fanno pensare a una classica situazione di sopravvento-sottovento, con Holcim che orza e Allagrande che reagisce in ritardo. Ma la dinamica esatta resta da chiarire: Holcim ha già presentato protesta e sarà il Giudice Internazionale a stabilire le eventuali responsabilità.
I danni, però, sono evidenti. L’outteridge di Allagrande ha squarciato lo scafo di Holcim-PRB, costringendo la barca svizzera a fermarsi immediatamente. Sulla barca italiana si notano vele danneggiate e possibili problemi al rig, che potrebbero compromettere il prosieguo della tappa. Entrambi gli equipaggi sono rientrati al molo di Kiel, dove i team tecnici lavorano senza sosta per valutare la possibilità di riprendere la regata.
L’episodio riaccende il dibattito su un limite tecnico degli IMOCA di ultima generazione: i pozzetti coperti, che riducono la visuale degli skipper proprio nei momenti più concitati, come le partenze di flotta. Con barche che accelerano in pochi secondi a velocità elevatissime, lo spazio di reazione è minimo e gli errori possono avere conseguenze pesanti.
Nonostante la delusione, Beccaria ha mostrato subito la sua determinazione: «Sono triste, soprattutto per il grande sforzo fatto dal team per essere qui. È triste anche per il nostro avversario. Non ci ritireremo finché ci sarà una possibilità. Non sembra facile, ma vedremo».
La skipper di Holcim-PRB, Rosalin Kuiper, ha parlato di “delusione enorme” per entrambe le squadre e per la regata, confermando che l’obiettivo è riparare al più presto per rientrare in gara.
Mentre i due IMOCA danneggiati restano in porto, la tappa prosegue con Biotherm in testa al primo cancello di punteggio, seguito da Paprec Arkéa, Canada Ocean Racing, Team Malizia e Team Amaala. Il percorso verso nord promette altre sfide: parchi eolici da attraversare, correnti insidiose e il passaggio sotto il Great Belt Bridge, con il vento che nelle prime 24 ore potrebbe restare intenso.
Per Beccaria, uno dei volti più promettenti della vela oceanica italiana, la speranza è ancora viva: se ci sarà anche solo una minima possibilità di rientrare in corsa, lui e il suo team non la lasceranno sfuggire.
The Ocean Race Europe
The Ocean Race Europe (ex Volvo Ocean Race) è una competizione a tappe dedicata alle barche oceaniche, nata come versione continentale del leggendario giro del mondo. Riunisce i migliori team delle classi IMOCA 60 e VO65 in un percorso tecnico e veloce tra alcune delle principali città europee.
Ambrogio Beccaria
Nato a Milano nel 1991, Ambrogio Beccaria è oggi uno dei velisti oceanici italiani più affermati. Dopo la storica vittoria alla Mini-Transat 2019 e numerosi successi in Class40, ha debuttato nella classe IMOCA con Allagrande Mapei, barca innovativa progettata per competere nelle regate oceaniche più prestigiose, tra cui The Ocean Race Europe.
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