
In una Chesapeake Bay di Annapolis battuta per la terza giornata consecutiva da venti leggeri e irregolari, il team italiano ha strappato un primo e un quarto piazzamento che, sommato alla possiblità di liberarsi di un diciottesimo posto conseguito lunedì, gli ha permesso di salire al comando della competizione con un punto di vantaggio sui rivali statunitensi, ieri terzi e secondi.
Dietro al duo di testa si è prepotentemente portato l’equipaggio norvegese di Full Medal Jacket, vincitore della prima manche disputata ieri e quinto in quella successiva. Nonostante il distacco dalla vetta sia di sette lunghezze, la barca scandinava sembra essere l’unica a poter competere ancora per la vittoria finale con Joe Fly e West Marine Riggings. Dietro di lei, infatti, c’è il vuoto. Al quarto posto, l’americana Event’s Clothing insegue a ventitre punti dalla vetta, seguita da Gullisara, lo scafo di Carlo Fracassoli, quinto a ventisei lunghezze da Zandonà e compagni.
Finiscono lontani dai giochi per la vittoria alcuni grandi favoriti, traditi dal campo di regata statunitense di difficile interpretazione. Quantum Racing con Terry Hutchinson è sesto, il campione in carica Uka Uka Racing con Lorenzo Bressani è settimo, Blu Moon di Flavio Rossini decimo.
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