Nel 1902 viene ritrovato il relitto di una nave romana. Tra i preziosi reperti archeologici recuperati c'è un sofisticato e misterioso congegno meccanico ad ingranaggi: la macchina di Antikythera
PUBBLICITÀ
Esiste un’isola sospesa a metà tra il Peloponneso e Creta. Più che un’isola è uno scoglio di poco più di 20 chilometri quadrati che ospita un unico paese e un unico buon ridosso dalle burrasche che sferzano quel mare. Si chiama Antikythera e durante la Pasqua del 1902 una nave di cercatori di spugne cerca riparo nel suo piccolo porto dal cattivo tempo che li ha spinti lontano dai luoghi che sono soliti frequentare.
Antikithera si trova tra il Peloponn
ondale e occhi che lo fissano. Il comandante vuole vederci chiaro e dopo essersi immerso lui stesso, riporta in superficie un braccio umano, appartenente a una statua di bronzo. I palombari si erano immersi nello stesso punto in cui, millenni prima, proprio come i pescatori di spugne, una nave romana aveva cercato ridosso da una tempesta nell’isola di Antikythera, ma aveva avuto una sorte meno fortunata. La campagna di archeologia subacquea che si svolse negli anni successivi regalò al museo archeologico di Atene dei reperti unici, come la cosiddetta testa del filosofo, il discobolo, l’efebo di Antikythera, le cui mani e le fattezze del viso probabilmente tanto avevano sconvolto il palombaro. La macchina di Antikythera, il primo computer analogico della storia Rinvenuto sul fondo di Antikythera c’è anche un oggetto che inizialmente non desta alcun interesse messo a paragone con gli altri preziosissimi ritrovamenti e sembra solo uno dei tanti reperti che il mare e i millenni hanno ricoperto di concrezioni. Finché un giorno, uno degli archeologi che si occupa del relitto si accorge di un dettaglio importante che rovescia il valore in cui quei reperti erano stati valutati fino ad
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Hai già un abbonamento? Effettua il login. Se non sei ancora abbonato, attiva il piano free per leggere questo articolo.
Login
Se hai un abbonamento (free o premium), effettua il login per accedere all'articolo.
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la nostra cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi negare il consenso interrompi la navigazione.
Accetto