“Salpammo da Le Havre in Francia sulla St. Jean il 2 maggio 1666”, così inizia il viaggio di Alexandre Olivier Exquemelin. Studente in medicina, il giovane parte per le Antille a bordo di una nave della Compagnia Francese delle Indie Occidentali. Contrariamente alle aspettative, Exquemelin viene venduto e schiavizzato non appena giunto a Tortuga. Una volta riacquistata la libertà, sceglie di unirsi ai bucanieri - collettività al di fuori degli schemi della società civile - poi ritorna in Francia e racconta la sua esperienza. I bucanieri, “tagliagole” e “ladri”, appaiono anche “abili marinai incanagliati dalle disumane condizioni della vita di bordo”.
Il libro è considerato la testimonianza più accreditata sull’epopea piratesca del ‘600 nei Caraibi.
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