Con Divorzio a Buda, romanzo scritto nel 1935 e ancora estremamente attuale, Adelphi pubblica uno dei maestri della narrativa mitteleuropea.
Lo slovacco Sàndor Màrai, censurato per decenni nell’Ungheria comunista, in questo romanzo, racconta come una causa di divorzio che non avrà mai luogo è il nodo che lega tre vite: quella di lui, di lei, dell’altro. Un matrimonio infelice e una passione mai consumata rivelano un’amara verità, e cioè che il senso del dovere, a volte, spinge l’essere umano verso un’esistenza non autentica.
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