
Stagione strana quella delle Eolie, tra trombe marine e groppi potenti, tantissime giornate di sole e temperature piacevoli.
Un groppo si addensa su Stromboli: alcuni skipper mollano le boe e si affidano alle ancore con calumo lungo, altri si affrettano a serrare tutto. Il groppo arriva, violento ma veloce: in meno di 15 minuti tutto passa e, con lui, l’ansia. Dopo gli eventi del Bayesian, i groppi estivi hanno assunto un significato diverso e quelle masse nere che si addensano in cielo fanno più paura.
Su Lipari, sotto le nuvole, corre una tromba marina: sembra di essere alle Egadi, dove le trombe sono di casa. Nessun danno e poca paura, ma tutti, in mare e a terra, sono con il naso all’insù per vedere dove il piccolo tornado, che si muove veloce, andrà a fare danni.
Stagione strana questa del 2025: a una fine di giugno e una prima parte di luglio con caldo torrido e tanta afa si è accodata un’ultima parte di luglio e un inizio di agosto freschi, con temperature perfette, poca umidità e un vento costante dalle 10 del mattino alle 18 del pomeriggio, che più che le Eolie ricorda la Grecia Ionica con le sue brezze che scandiscono il tempo con la precisione di un orologio.
L’unica cosa che qui comincia a stonare sono i prezzi. Gli eoliani devono essersi convinti che i turisti siano dei bancomat. Cosa vuoi fare questo inverno? Vuoi andare ai Caraibi per un mese? Facile! Alza i prezzi, e così la boa che l’anno scorso costava 100 euro quest’anno costa 150. Scendi a terra a Vulcano e, dopo aver fatto un bel po’ di strada su una salita poco piacevole, vai in trattoria da Gaetano e lì un piatto di spaghetti lo paghi 40 euro. Guardi il conto e ti chiedi: “Trattoria?”.
Al di là di questo, le Eolie sono stupende come sempre e il prossimo anno ci si torna, ma prima, però, si fa un corso un po’ più serio di vela per imparare a fare a meno di porti e boe.
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