
Michael Schmidt, fondatore di Hanse Yachts e ideatore della “barca Ikea” dallo stile minimalista, è tornato alla ribalta dopo la vendita del 64% delle sue quote nel cantiere tedesco, probabilmente dettata dalle difficili condizioni finanziarie dell’azienda. Oggi guida un nuovo marchio, YY Yachts, con cui punta a unire semplicità costruttiva, eleganza e prestazioni.
Proveniente dal mondo delle barche tra i 34 e i 54 piedi di Hanse, Schmidt ha trasferito in YY Yachts la sua esperienza nel campo delle barche di serie, con l’obiettivo di creare imbarcazioni di grandi dimensioni dal costo contenuto, ma che conservino il fascino autentico di una barca a vela.
Molti modelli YY vengono laminati in carbonio in Polonia, presso il cantiere Rega, lo stesso dove in passato laminava anche il Cantiere del Pardo, che poi ha riportato la produzione in Italia per avere un maggiore controllo sulla qualità.
YY7: il modello che ha segnato l’inizio di YY Yachts
L’avventura di YY Yachts è iniziata con lo YY7, e oggi, a sei anni di distanza, il cantiere presenta una seconda versione di questo modello. Non si tratta di un semplice restyling, ma di un progetto completamente nuovo, dove tutto cambia.
Cambia il progettista – ora Judel/Vrolijk, già collaboratore di Schmidt ai tempi di Hanse – mentre il primo YY7 era stato disegnato da Bill Tripp. Cambiano anche le dimensioni: la nuova versione è 30 centimetri più lunga e 40 centimetri più larga, variazioni che incidono profondamente sul comportamento in navigazione e sul carattere della barca.
Dimensioni e confronto con Grand Soleil 72 e Solaris 74
Il nuovo YY7 si avvicina così alle proporzioni dei grandi modelli della stessa categoria, come il Grand Soleil 72 e il Solaris 74, sia in termini di lunghezza che, soprattutto, di baglio. Anche il dislocamento cresce in modo significativo, con un incremento di circa quattro tonnellate, avvicinandosi ai 31.000 kg del Grand Soleil 72 (contro le 29,5 tonnellate del modello precedente).
Design esterno e filosofia costruttiva

Esteticamente, la barca mantiene gli stilemi tipici di YY Yachts: un ponte piatto privo di ingombri e dominato da un cassero a coperchio di scatola, che conferisce alla silhouette un carattere inconfondibile e, per certi versi, decisamente tedesco.
Una scelta progettuale ben ponderata, perché una tuga semplice e lineare è più economica da costruire rispetto a soluzioni più complesse, adottate da alcuni concorrenti. L’idea di semplicità costruttiva ed economicità permea l’intero progetto ed è probabilmente la chiave del suo successo: un approccio che consente di mantenere prezzi competitivi rispetto ai marchi più prestigiosi della stessa fascia.
Interni essenziali e filosofia di Michael Schmidt

Anche gli interni riflettono questa filosofia. Gli arredi sono essenziali e puliti, privi di elementi superflui: pochi mobili, linee rette, spazi ampi e volutamente “vuoti”, in cui sono divani e poltrone a dare volume e comfort.
È la stessa visione che ha sempre guidato Schmidt: semplificare la costruzione per contenere i costi, offrendo così una barca di grande taglia a un prezzo accessibile. Un modo per permettere a chi non avrebbe mai potuto sognare di possedere un Maxi di entrare comunque in questo mondo – magari da un ingresso secondario, ma pur sempre con la soddisfazione di esserne parte.
Con il nuovo YY7, Michael Schmidt riafferma la sua filosofia: costruire barche eleganti, performanti e accessibili, senza rinunciare all’essenza della vela. Una visione coerente e pragmatica che trova spazio in un mercato dominato dai grandi marchi come Grand Soleil e Solaris, dimostrando che anche l’approccio minimalista può dare vita a yacht di grande personalità.
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