
Negli ultimi anni sempre più velisti si filmano mentre navigano e pubblicano su YouTube i propri video. Alcuni lo fanno in modo professionale, altri in maniera più improvvisata e occasionale. Oltre ai navigatori ci sono numerosi appassionati, con livelli di esperienza molto diversi, che realizzano contenuti per spiegare come si va in barca.
Da quando Solovelanet, nel 2006, pubblicò il primo video che illustrava una prova in mare, il web — allora privo di questi contenuti — si è popolato di navigatori youtuber. Ma la domanda rimane: si può davvero vivere facendo lo youtuber di vela? La risposta è: sì, forse, dipende.
Tra i più noti navigatori youtuber ci sono Sailing La Vagabonde, una coppia australiana che da anni documenta la propria vita a bordo. Il loro canale conta quasi 2 milioni di iscritti e i guadagni sembrano consistenti. Non si conosce l’importo esatto dei loro guadagni annuali, ma si sa che sono rilevanti, con diverse decine di migliaia di euro al mese.
In Italia il caso più noto è quello di Francesco Sena, ex apneista che ha deciso di dedicarsi alla vela. Pur non essendo un esperto di navigazione, dopo anni di esperienza in mare ha costruito un seguito importante, prevalentemente tra i giovani che praticano apnea: 144.000 iscritti, un numero rilevante per il panorama italiano. Sena è simpatico, empatico e collabora con sponsor del settore subacqueo e velico, anche se i guadagni non sembrano particolarmente elevati.
A parte Sena, nel panorama italiano non si trovano altri youtuber velisti in grado di trarre un reddito significativo da questa attività, sia per i numeri di visualizzazioni troppo bassi, sia per la scarsa credibilità di molti canali.
I canali “gonfiati”
Nel mondo di YouTube è frequente che chi non riesce a far crescere il proprio canale — siano essi youtuber o testate giornalistiche — ricorra all’acquisto di iscritti e visualizzazioni. Riconoscere un canale “gonfiato” non è difficile per chi conosce un po’ la piattaforma: un aumento improvviso di iscritti senza la pubblicazione di nuovi video o un video con visualizzazioni anomale rispetto alla qualità del suo contenuto sono segnali evidenti.
Un’altra strategia molto usata per far salire il numero delle visualizzazioni è quella di sfruttare la leva del sesso. Da La Vagabonde ai piccoli youtuber, prima o poi molti scelgono di mettere in copertina una ragazza — o ancora meglio, solo una parte del suo corpo. Non serve che sia una modella: a volte basta poco per attirare milioni di visualizzazioni. Molti mettono in copertina un’immagine di ragazza che fa intendere contenuti che nel video non ci sono.
Come guadagna un navigatore youtuber
La prima cosa da sapere è che i navigatori youtuber hanno diverse fonti di guadagno:
- a) La monetizzazione di YouTube – Quando il video mostra una pubblicità e l’utente non la salta entro un certo tempo (solitamente 30 secondi), il committente paga una tariffa e lo youtuber ne incassa una parte. Per guadagnare dalla pubblicità di YouTube bisogna raggiungere milioni di visualizzazioni. Un canale che totalizza 400.000 visualizzazioni al mese (siamo ai livelli di La Vagabonde) incassa da YouTube al massimo 1.000 euro.
- b) Il merchandise – Lo youtuber produce gadget e li vende sul suo canale. La cosa funziona solo se la fidelizzazione verso il navigatore è altissima, e ha molto più successo sui canali per giovanissimi, ma quelli di vela non lo sono.
- c) Gli abbonamenti – YouTube offre la possibilità di far pagare gli utenti, o una parte di essi, per vedere i propri video. Per ottenere abbonati bisogna però offrire contenuti di alta qualità e avere autorevolezza nel mondo della vela. Se queste due condizioni mancano, nessuno si abbonerà al canale.
- d) Le sponsorizzazioni – Se il canale è molto seguito da un pubblico in linea con quello di uno sponsor, quest’ultimo può decidere di pagare il navigatore youtuber perché mostri i suoi prodotti o ne parli. Le condizioni sono due:
- La profilazione dell’utente: se gli utenti del canale sono giovani regatanti, non interesseranno a chi vende barche, poiché l’età media di chi acquista è di 52 anni e più aumenta il valore della barca, più cresce l’età media. Quindi il pubblico del canale deve essere in accordo con quello dello sponsor.
- La credibilità: lo sponsor trarrà beneficio dalla sua sponsorizzazione solo se lo youtuber è un personaggio riconosciuto e autorevole. Tuttavia, per esserlo, è necessario fare molta attenzione alla scelta degli sponsor, poiché le loro eventuali colpe ricadranno anche sullo youtuber.
Quanto può guadagnare un navigatore youtuber
I guadagni variano molto. Si parte dal semplice “cambio merce” — ad esempio: “ti mando il mio prodotto, tu lo mostri in un video e poi lo tieni” — una pratica comune nel mondo dell’abbigliamento nautico, fino ad arrivare a diverse migliaia di euro per un video di alta qualità realizzato da uno youtuber molto seguito.
Tuttavia, chi riesce davvero a farsi pagare cifre elevate per un contenuto si conta sulle dita di una mano, e sono tutti stranieri. In Italia, al momento, non esistono youtuber navigatori professionisti in grado di vivere solo di questo. Alcuni riescono a integrare le entrate combinando la vela con altre discipline o attività, ma nessuno guadagna migliaia di euro esclusivamente dai propri video di navigazione.
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