
Il boma del Bayesian è stato riportato in superficie. Dopo l’ennesima tragedia legata al recupero della nave – la morte del sub olandese di 39 anni, Robcornelis Maria Huijben Uiben, avvenuta la scorsa settimana mentre lavorava proprio sul boma – le operazioni sono riprese.
Il primo risultato concreto è stato proprio il recupero del boma, cui seguirà quello dell’albero e infine dello scafo, previsto tra il 26 e il 28 maggio.
Le dichiarazioni
Una dichiarazione di uno degli inquirenti, riferendosi ai portelloni della nave – "Non si sarebbero chiusi nel modo in cui li abbiamo trovati" – sta alimentando una serie di ipotesi e teorie, spesso del tutto infondate.
Le informazioni intorno al Bayesian risultano estremamente frammentarie. La Procura, correttamente, mantiene il riserbo, e tutto si basa su rare dichiarazioni di membri dell’equipaggio o dei vigili del fuoco che hanno ispezionato il relitto.
Il rapporto del MAIB
Ad aumentare la confusione è arrivato anche il rapporto provvisorio del MAIB (Marine Accident Investigation Branch) che porta avanti teorie difficilmente verificabili al momento.
Il documento sembra tentare di scaricare la colpa del naufragio sul cantiere e sulla MCA (Maritime and Coastguard Agency) che ha omologato il Bayesian.
Secondo il MAIB, il comandante neozelandese della nave, James Cutfield, non era a conoscenza del fatto che l’AVS (l’angolo di non ritorno, cioè l’angolo di inclinazione oltre il quale la barca non torna in assetto) di appena 70,6 gradi sarebbe stato raggiunto, nell’assetto a secco di tela e con deriva alzata, se una raffica di 63 nodi avesse colpito di lato la nave.
Il rapporto evidenzia anche che, con un’inclinazione di 42°, la nave avrebbe iniziato a imbarcare acqua dalle condotte di aerazione.
Il MAIB accusa quindi il MCA e il cantiere di non aver reso noti questi dati al comandante.
A ridosso della tragedia, è intervenuto anche l’ex comandante del Bayesian, Stephen Edward – al comando della nave dal 2015 al 2020 – che ha dichiarato di essere a conoscenza del fatto che intorno ai 45° di inclinazione la nave avrebbe iniziato a caricare acqua.
Edward ha spiegato che queste informazioni si trovano obbligatoriamente nello Stability Book, manuale che deve essere presente a bordo della nave e studiato a fondo dal comandante.
Se l’ex comandante ne era a conoscenza, è possibile supporre che lo sapesse anche l’attuale comandante.
Disinformazione e confusione
La ridda di informazioni amplificate, spesso distorte o mal interpretate dai giornali generalisti - che affidano la stesura di questi articoli a persone che non hanno alcuna competenza in materia - e dai tanti blogger e YouTuber in cerca di visibilità, rendendo la situazione molto confusa.
Si legge di tutto e il contrario di tutto, ma nulla ha un fondamento, perché l’unico che ha delle informazioni vere, la Procura, giustamente continua a non rilasciare dichiarazioni.
Per iniziare a comprendere davvero cosa sia realmente accaduto a bordo del Bayesian, sarà necessario attendere il recupero dello scafo.
Solo allora si potrà iniziare a formulare ipotesi che abbiano un fondamento e non siano, come ora, semplici esercizi di fantasia.
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