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Friday, 16 May 2025
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Naufragio del Bayesian: al via il recupero del Perini di 56 metri affondato a Porticello

Questa mattina, come previsto, sono iniziate le operazioni di recupero del Bayesian. A che punto sono le indagini sul misterioso naufragio del 19 agosto?

Naufragio del Bayesian: al via il recupero del Perini di 56 metri affondato a Porticello
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Naufragio del Bayesian: al via il recupero del Perini di 56 metri affondato a Porticello

Questa mattina, sabato 3 maggio, sono iniziate come previsto le operazioni di recupero del Bayesian, il Perini Navi di 56 metri affondato la notte del 19 agosto 2024 davanti al porticciolo di Porticello, poco distante da Palermo.

Nel tragico naufragio hanno perso la vita sette persone, tra cui l’armatore Mike Linch, noto magnate inglese della cybersecurity, e sua figlia Hanna, appena diciottenne. A bordo dello yacht, al momento dell’incidente, si trovavano 22 persone, e il Bayesian è affondato in pochi minuti, per cause ancora non chiarite.

Quella notte nella baia si è abbattuto un potente temporale. Poco distante dal Bayesian si trovava un’altra imbarcazione, il Sir Robert Baden Powell, una barca olandese di 42 metri piuttosto datata.

Il Bayesian è affondato, mentre il Sir Robert Baden Powell non ha riportato alcun danno.

Le ipotesi sulle cause del naufragio

Nei giorni immediatamente successivi al naufragio sono state fatte molte ipotesi, la maggior parte delle quali si sono rivelate palesemente sbagliate.

Si è passati dall’ipotesi di un vento superiore ai 90 nodi abbattutosi sulla baia e responsabile dell’affondamento, alla teoria di un atto terroristico mirato ad assassinare Mike Linch e i suoi ospiti, tutti personaggi molto influenti nel sistema economico mondiale.

Molti continuano a ritenere che il naufragio sia stato causato da un downburst, una violenta corrente d’aria discendente che avrebbe fatto sbandare il Bayesian fino a mettere la falchetta in acqua. Al momento non esistono prove concrete che le cose siano andate effettivamente così.

Gli indagati

La Procura di Termini Imerese, nella persona del procuratore capo Ambrogio Cartosio, ha iscritto tre persone nel registro degli indagati. Si tratta del comandante del Bayesian, James Cutfield, che durante gli interrogatori si è avvalso della facoltà di non rispondere, del marinaio di turno la notte del 19 agosto, Matthew Griffiths, e, in ultimo, di Tim Parker Eaton, ufficiale di macchina responsabile per la chiusura dei portelloni della nave.

Proprio i portelloni di poppa sono al centro di una delle ipotesi investigative, secondo cui sarebbero rimasti aperti durante la tempesta, favorendo l’ingresso dell’acqua a bordo. Questo, unito al possibile effetto del downburst, avrebbe causato l’allagamento della sala macchine e quindi l’affondamento del Bayesian.

L’ipotesi di reato è naufragio colposo, disastro, omicidio colposo plurimo e lesioni.

Cosa si sa e cosa non si sa sul naufragio del Bayesian

La Procura della Repubblica è molto avara di notizie, quindi ci sono poche certezze e molte ipotesi.

La tempesta

Nessuno conosce l’intensità esatta dei venti che si sono abbattuti sulla baia quella notte, perché non sono stati rilevati. Non esistono dati ufficiali: si può solo ipotizzare la forza del vento analizzando le diverse immagini e i video disponibili di quella sera.

Guardando alcuni filmati presenti in rete, in particolare un video utilizzato da molti quotidiani e reti televisive per dimostrare che i venti erano molto forti, si evince che in realtà i venti non fossero affatto eccezionali.

Nel video, ripreso da una telecamera sulla spiaggia di Porticello, si vedono degli ombrelloni volare, ma le barche di vetroresina poggiate sulla spiaggia, capovolte, restano ferme, immobili.

Queste barche sono piuttosto leggere, e se il vento fosse stato effettivamente eccezionale — diciamo sopra i 40-50 nodi — sarebbe bastato per sollevarle o farle saltellare sulla spiaggia. Nel video, invece, restano ferme, un dettaglio che mette in dubbio la tesi di un vento di intensità straordinaria.

I portelloni

Molti ritengono che la causa dell’affondamento sia da attribuire ai portelloni di poppa, quelli dove attracca il tender. Secondo questa ipotesi, sarebbero rimasti aperti durante la tempesta, permettendo all’acqua di entrare e contribuendo così al naufragio.

Su questa base, alcuni accusano il comandante di imperizia, ma le indagini condotte dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno mostrato un quadro diverso: nel relitto, tutti i portelloni risultano chiusi, così come la porta che collega la zona dei portelloni alla sala macchine.

Questa porta avrebbe rappresentato la principale via d’ingresso dell’acqua verso la sala macchine e gli altri locali.

Le vittime

Nel naufragio del Bayesian hanno perso la vita sette persone. Uno di loro, il cuoco di bordo Recaldo Thomas, è stato ritrovato in mare. Gli altri sei — Mike Linch, armatore del Bayesian, sua figlia Hanna di diciotto anni, il manager finanziario Jonathan Bloomer, ex presidente di Hiscox e figura di vertice di Morgan Stanley, sua moglie Anne Elizabeth, l’avvocato statunitense Chris Morvillo, partner dello studio Clifford Chance, e sua moglie Neda — sono stati trovati in due cabine.

Secondo un’ipotesi, le vittime si sarebbero rifugiate lì nel tentativo di salvarsi, cercando di respirare grazie a una bolla d’aria formatasi all’interno.

Non essendo stati resi noti i referti delle autopsie eseguite sui corpi, questa ricostruzione non può essere né confermata né esclusa.

Spedamento

Dal tracciato AIS è evidente che il Bayesian sia stato spostato più volte dal vento, cosa del tutto normale. A un certo punto, però, l’ancora avrebbe spedato e la barca si sarebbe allontanata fino a raggiungere il punto in cui è affondata.

La signora Bacares

Secondo le testimonianze raccolte, Angela Bacares, moglie di Mike Linch e madre di Hanna, era salita in coperta impaurita dai rumori del forte vento. Quando la situazione è precipitata, ha espresso il desiderio di tornare sottocoperta per raggiungere il marito e la figlia, ma il comandante l’ha fermata, giudicando l’operazione troppo pericolosa: in quel momento la nave stava affondando.

L’equipaggio

Nessuno dei membri dell’equipaggio sopravvissuti al naufragio, per quanto è dato sapere, ha mai accusato il comandante di imperizia. Anche Angela Bacares, che in quella notte ha perso il marito e la figlia diciottenne, non ha mai rilasciato dichiarazioni pubbliche contro l’equipaggio, né affermato che non sia stato fatto tutto il possibile per salvare i suoi cari.

I servizi segreti

Mike Linch, proprietario del Bayesian insieme alla moglie Angela Bacares, era un magnate dell’informatica specializzato in cybersicurezza. La sua attività lo metteva in contatto con diversi servizi segreti, in particolare la CIA statunitense e il Mossad israeliano, e lo costringeva a gestire informazioni riservate e delicate per molti governi.

Secondo quanto riportato dalla CNN, Linch portava sempre con sé due hard disk contenenti dati che, secondo alcune fonti, sarebbe meglio non rendere pubblici. Questa circostanza avrebbe spinto anche i servizi di intelligence italiani, e quelli di altri Paesi, a interessarsi al caso.

Per questo, una volta recuperato il relitto del Bayesian, verranno adottate misure di sicurezza straordinarie, nel timore che qualcuno possa tentare di recuperare quegli hard disk. A sostegno di questa ipotesi, si registra una costante attività di pattugliamento da parte della Marina Militare italiana nell’area in cui si trova il relitto.

Il recupero e i suoi costi

Il recupero del Bayesian è considerato particolarmente complesso e difficile. L’operazione è coordinata da un consorzio guidato dalla società londinese TMC Marine, incaricata dall’assicuratore British Marine. Le attività operative sono affidate alle aziende olandesi HEBO Maritiemservice e Smit Salvage, con il supporto di specialisti italiani.

L’intervento comincerà con l’impiego di un robot sottomarino che scenderà fino al Bayesian per segare l’albero della barca. Successivamente, verranno tagliate tutte le manovre dormienti e l’albero sarà adagiato accanto al Bayesian, dove resterà fino al recupero dello scafo.

In una seconda fase, la nave sarà imbragata con dieci cavi d’acciaio. Al momento il Bayesian giace adagiato su un fianco e dovrà prima essere raddrizzato per poterlo sollevare.

A sollevarlo sarà la gru HEBO Lift 10, dotata di cavi d’acciaio e di un braccio con un’estensione di 83 metri, attualmente in arrivo da Rotterdam e attesa a Palermo per il 5 maggio. L’operazione avverrà con l’ausilio di una seconda gru. Una volta emerso, lo scafo verrà svuotato dall’acqua e trainato fino a Termini Imerese, dove sarà messo a terra all’interno di un capannone.

I costi dell’operazione, coperti da una polizza P&I (una polizza simile a una casco, che integra le altre polizze), sono stimati intorno ai 30 milioni di euro. Nulla sarà a carico dello Stato italiano, se non per i servizi di sicurezza.

Al momento, intorno al punto in cui si trova il relitto del Perini, è stata istituita un’area di sicurezza di 650 metri, che potrà essere ampliata se necessario. All’interno di quest’area è vietato avvicinarsi, navigare, sorvolare o immergersi: è consentito solo lo svolgimento delle attività direttamente legate al recupero. I lavori dureranno tra i 20 e i 25 giorni.

In breve: il caso Bayesian

  • Il Bayesian, Perini Navi di 56 metri, è affondato il 19 agosto 2024 davanti a Porticello (PA), durante un violento temporale.
  • Sette le vittime, tra cui l’armatore Mike Linch, sua figlia Hanna e importanti figure del mondo finanziario.
  • Le cause dell’affondamento non sono ancora state chiarite e restano oggetto di indagine da parte della Procura.
  • Il comandante e due membri dell’equipaggio sono indagati per naufragio colposo, disastro e omicidio colposo plurimo.
  • Il relitto è sorvegliato per il possibile interesse dei servizi segreti, legato alla possibile presenza a bordo di due hard disk che Linch portava sempre con sé.
  • Il recupero è in corso: un’operazione complessa affidata a un consorzio internazionale. Costo stimato: 30 milioni di euro, coperti da assicurazione.
  • Attorno al relitto è stata istituita un’area di sicurezza di 650 metri, con accesso vietato.

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