Secondo il rapporto presentato da Marco Fortis, in occasione della convention Satec che si è tenuta a Genova durante il week-end, le esportazioni del comparto sono calate del 15 per cento; un dato inferiore rispetto a quello di molti altri settori della nostra industria (per l'Italia la media del calo delle esportazioni è stato tra il 20 e il 30 per cento) e migliore anche di quello dei settori nautici di altre nazioni. La Germania, ad esempio, ha registrato una flessione pari al 70 per cento. Il nostro paese rimane così il primo nell'esportazione dei grandi yacht, con ricavi per 2,7 miliardi di dollari, terzo nell'esportazione dei battelli pneumatici, con ricavi per 55 milioni di dollari e sesto in quello delle barche a vela, con ricavi per oltre 130 milioni di dollari.
Durante la convention, il presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni, il cui mandato è stato rinnovato per un altro quadriennio, ha indicato ancora una volta nelle aggregazioni e nella ricerca di nuovi mercati la strada per proseguire lo sviluppo. “Non dobbiamo però – ha detto – farci entusiasmare a vuoto dal pil delle economie in crescita. La Cina ne è l'esempio. Ha un pil che viaggia intorno al 10 per cento annuo, con milioni di possibili fruitori di beni di lusso. E' anche un paese, però, che non ha cultura del tempo libero e del mare. Il Brasile cresce invece del 5 per cento all'anno ma ha un clima e una cultura molto più favorevole ai nostri prodotti”.
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