
Swan 51: ritorno alle origini per guardare avanti
Nautor, in anteprima mondiale al prossimo Cannes Yachting Festival, presenterà il nuovo Swan 51, yacht che porta un nome pesante nella storia del cantiere finlandese. Non si tratta di un semplice nuovo modello da inserire nel portafoglio Swan, ma di un richiamo diretto all’imbarcazione che nel 1981 sancì l’inizio del lungo sodalizio tra Nautor e il progettista argentino Germán Frers.
I 50 piedi: un equilibrio strategico
Con una lunghezza di circa 15 metri, la fascia dei 50 piedi rappresenta da sempre un segmento chiave per il mercato della vela. Lo è anche per Nautor, che da decenni vi investe risorse progettuali, tecniche e commerciali. Questa misura rappresenta un punto di equilibrio tra prestazioni e abitabilità, tra facilità di gestione e possibilità di affrontare crociere oceaniche con un equipaggio ridotto.

“È una dimensione perfetta per navigare in quasi tutte le condizioni”, ha dichiarato Giovanni Pomati, CEO di Nautor Swan. “A volte dimentichiamo quanta gioia può offrire uno yacht di quindici metri. Il nuovo Swan 51 è facile da condurre, offre un grande comfort, ed è il modo perfetto per entrare nel magico mondo Swan”.
Il modello è infatti pensato come porta d’accesso al brand: uno yacht adatto sia ai velisti esperti in cerca di prestazioni, sia ai nuovi armatori attratti dall’equilibrio tra design, sicurezza e qualità costruttiva.
Nuova carena, nuova impostazione
Il nuovo Swan 51 nasce come naturale evoluzione dell’esperienza accumulata dal cantiere nella progettazione di oltre 70 imbarcazioni comprese tra i 48 e i 55 piedi. L’albero, spostato più a poppa rispetto alla posizione tradizionale, migliora il bilanciamento generale dello scafo e rende la barca più reattiva e sensibile al timone.

La configurazione a doppio timone contribuisce ulteriormente al controllo, anche in condizioni impegnative o durante virate strette. Il pescaggio variabile è pensato per ampliare la versatilità d’uso: si può scegliere tra una chiglia standard da 2,45 metri, una opzione ridotta da 2,05 metri per acque più basse o una versione maggiorata da 3,30 metri per armatori più sportivi.
Un ponte progettato per vivere
Il ponte conserva gli elementi tipici della tradizione Swan ma li reinterpreta in chiave moderna. La tuga combina la classica forma a cuneo con una linea più attuale, dotata di oblò apribili e di una capote paraspruzzi a scomparsa. Il vano vele è ampio e facilmente accessibile, pensato tanto per la crociera quanto per l’attività sportiva.
Il pozzetto sfrutta un design “wide-body” che permette di guadagnare spazio utile senza sacrificare i passaggi laterali sul ponte. Sono previsti due tavoli trasformabili che, uniti, formano un unico grande piano da pranzo per dieci persone. In alternativa, possono essere abbassati per creare aree prendisole.
Interni modulari e curati
L’interno, progettato dalla designer Misa Poggi, è disponibile in più varianti di layout e in quattro differenti atmosfere: Swan Soul, Scandi Vision, Blue Genoa e Velvet Vibe. L’obiettivo è offrire soluzioni che si adattino ai gusti e alle esigenze dell’armatore, senza rinunciare alla coerenza stilistica.

Le cabine possono essere due o tre, con una zona armatoriale dotata di bagno e doccia privati. La cambusa riprende lo schema funzionale già sperimentato con successo sugli Swan 48 e 55. La sala macchine è insonorizzata e predisposta per l’installazione di un generatore opzionale.
A poppa, una piattaforma abbattibile consente l’accesso diretto al mare e facilita la gestione del tender, alloggiato in un vano garage integrato.
Nel nuovo Swan 51 convivono memoria e innovazione. Il richiamo al modello originale del 1981 non è solo formale, ma tecnico e culturale. Con questo progetto, Nautor celebra l’inizio della sua collaborazione con Germán Frers, rilanciando una barca che fu storicamente determinante per l’identità del marchio.
Il risultato è uno yacht pensato per restare. Non un esercizio di stile, ma un prodotto che vuole occupare stabilmente un segmento centrale per il cantiere. Un 15 metri che ambisce a rappresentare, ancora una volta, lo spirito Swan.
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