venerdì 18 luglio 2025
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Federico Ottaviano, il velista scomparso, ritrovato!

Disperso in mare per ore, il medico velista Federico Ottaviano è sopravvissuto una notte in acqua senza salvagente. Ecco come si è salvato.

Federico Ottaviano è stato ritrovato vivo sulla spiaggia di Marina Modica dopo una notte trascorsa in mare senza salvagente.
Federico Ottaviano è stato ritrovato vivo sulla spiaggia di Marina Modica dopo una notte trascorsa in mare senza salvagente.
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Federico Ottaviano ritrovato vivo a Marina Modica dopo ore di paura

Disperso in mare per ore Federico Ottaviano, il medico e velista disperso in mare a Cava d’Aliga, è sopravvissuto a una notte intera in acqua senza salvagente.

Quando ormai in molti lo credevano morto, è riapparso sulla spiaggia di Marina Modica, mettendo fine a un incubo durato quasi 20 ore.

Federico Ottaviano, veterinario di 67 anni con una lunga esperienza in barca a vela, era uscito il giorno prima per una navigazione con alcuni amici. È scomparso intorno alle 16. Secondo alcune versioni, si sarebbe tuffato per un bagno; secondo altre, sarebbe caduto accidentalmente in mare.

Ricerche senza esito per ore: elicotteri e motovedette in azione

Immediatamente dopo la scomparsa, sono scattate le ricerche da parte dei Vigili del fuoco e della Guardia Costiera. Gli elicotteri hanno perlustrato l’area fino alle 21, per poi riprendere le operazioni all’alba, supportati da una motovedetta. Tuttavia, nessuna traccia di Ottaviano è stata trovata fino al mattino seguente.

La strategia per sopravvivere: lasciarsi trasportare dalle correnti

Il velista è ricomparso uscendo dalle acque direttamente sulla spiaggia di Marina Modica. Ha raccontato di non aver nuotato ma di aver adottato la posizione del “morto a galla”, lasciandosi trasportare dalla corrente per risparmiare energie e mantenere una respirazione regolare. Ha trascorso tutta la notte in acqua, senza salvagente e con indosso solo il costume.

L’arrivo in albergo e il ricovero in ospedale

Una volta raggiunta la riva, Ottaviano ha raggiunto un vicino albergo dove ha spiegato di essere un naufrago. È stato poi trasportato all’ospedale Maggiore in ambulanza. Durante il tragitto ha potuto avvisare un’amica di famiglia, utilizzando il cellulare di uno dei soccorritori, mettendo così fine all’incubo vissuto dai suoi cari.

Esperienza e sangue freddo: così si è salvato

Secondo molti, a salvargli la vita è stata la sua preparazione: l’esperienza da velista e le conoscenze mediche lo hanno aiutato a valutare la situazione e a scegliere la strategia più efficace. Tentare di nuotare avrebbe potuto essere fatale; rimanere fermo, invece, gli ha permesso di sopravvivere fino all’approdo.

© Riproduzione riservata

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