Il perito Stefano Cerulli spiega come prendersi cura della barca a vela con sei consigli utili su albero, sartiame e coperta.
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Prendersi cura della propria barca a vela è fondamentale per garantirne la sicurezza e il buon funzionamento nel tempo. In questo articolo, il perito navale Stefano Cerulli condivide sei consigli pratici per la manutenzione ordinaria, affrontando i controlli essenziali su albero, sartiame, coperta e attrezzature di bordo.
1.Controllare l’albero e la sua tenuta
Quando si parla di controlli all’albero bisogna prendere in considerazione l’intero sistema che concorre a mantenere nella sua posizione il palo dell’albero: sartie, arridatoi, lande, crocette e paterazzi. Tutti questi componenti si relazionano tra di loro in un delicato gioco di equilibri. Una sartia più tirata, o una più lenta del dovuto, possono compromettere l’efficienza del sistema e creare dei problemi di tenuta alle crocette.
Pensare che, una volta che l’albero è stato messo in opera e le sartie regolate, il tutto rimanga nella stessa posizione per sempre non è corretto. Le sartie, in pa
tendono a stirarsi, ovvero ad allungarsi, e ciò fa sì che gradatamente si allentino. Per questo il sistema delle sartie va controllato di tanto in tanto. Vedere se l’albero non è più in asse non è un lavoro difficile: si deve riuscire a guardare lungo la canaletta dell’albero o la fessura da dove esce la randa, se l’albero ha l’avvolgitore interno. Se questa è dritta, significa che le sartie sono equilibrate; se invece si nota che fa una “S” o curva da una parte, significa che qualche sartia non è regolata bene. Se non si ha esperienza in materia, in questi casi vale la pena interrogare un attrezzista, che sarà in grado di capire quale sartia necessita di essere cazzata e di quanto. Sul senso longitudinale il problema si può controllare anche in navigazione: se a prua si ha una forte catenaria, significa che lo strallo è lento. Nel caso in cui la barca disponga del tendipaterazzo, si agisce su questo richiamandolo. Se per contenere la catenaria su valori accettabili bisogna cazzare molto il tendipaterazzo e l’albero si curva troppo verso poppa, bisognerà lavorare sull’arridatoio dello strallo di prua. Anche questa operazione è bene che la faccia un attrezzista, perché se si ca
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