
Argo Challenge rilancia la sua ambizione: portare un equipaggio di velisti con disabilità alla Coppa America 2027, in programma a Napoli. Dopo anni di stop, il progetto torna concreto grazie al nuovo format delle regate giovanili e femminili, che rende le imbarcazioni più accessibili e adatte anche a chi ha disabilità motorie.
L’iniziativa, nata nel 2006 sotto la guida di Antonio Spinelli, era rimasta bloccata a causa dei costi elevati e dell’evoluzione tecnica della Coppa America. La conferma di Napoli come sede dell’edizione 2027 e la tipologia di scafi previsti per Youth e Women’s America’s Cup riaprono ora una strada concreta alla partecipazione di un equipaggio inclusivo.
Spinelli ha ricostruito la rete di contatti che aveva sostenuto il progetto originario, trovando nuovamente l’adesione di velisti paralimpici di altissimo livello come Heiko Kroeger e Lars Grael. Lo Yacht Club Gaeta si è reso disponibile a ospitare la base operativa mentre proseguono i contatti con FIV e classi internazionali per definire i dettagli tecnici.
Le sfide da superare prima del 2027
Per schierare un team competitivo alla Coppa America servono investimenti importanti, oltre a una struttura tecnica in grado di adattare e preparare l’imbarcazione. Tuttavia, la valenza simbolica e sportiva dell’iniziativa rappresenta un’opportunità unica: Napoli potrebbe ospitare per la prima volta un equipaggio con disabilità in un contesto legato alla competizione velica più prestigiosa del mondo.
Se il progetto riuscirà a completare la fase di finanziamento e preparazione, l’Argo Challenge potrebbe segnare una svolta sia per la Coppa America sia per la vela paralimpica. Il 2027 si avvicina, e l’obiettivo non è più un sogno lontano: è una candidatura reale che unisce sport, tecnologia e inclusione nel cuore del Mediterraneo.
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