Secondo gli investigatori, l'ufficiale in prima potrebbe essersi addormentato mentre era di guardia. La nave non ha infatti cambiato la direzione in un punto in cui avrebbe dovuto farlo per continuare a seguire la rotta commerciale. L'ipotesi non è ancora stata dimostrata e i due imputati dovranno comparire di nuovo davanti alle autorità nel mese di giugno.
Intanto, si cominciano a fare le prime stime del disastro ecologico causato dallo Sheng Neng, lungo 230 metri. Sarebbero due le tonnellate di carburante versate in mare dal mercantile, i cui spostamenti avrebbero creato un solco nella barriera corallina lungo tre chilometri e largo duecentocinquanta metri. La nave è stata rimorchiata in un punto di ancoraggio sicuro.
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