
Drammatico rientro da Ponza ieri nel tardo pomeriggio per un padre e un figlio (non è ancora chiaro se si trattasse di un bambino o di una bambina) che stavano viaggiando verso porto Badino, un porticciolo fluviale per piccole barche poco a sud di San Felice Circeo, a bordo di un gommone.
Mentre si trovavano tra Gavi e Zannone, due isolotti che costituiscono la boa naturale dove le barche virano per dirigersi verso i porti del basso Lazio, la loro imbarcazione si è scontrata violentemente con un motoscafo di 12 metri. L’impatto è stato molto forte, e padre e figlio sono stati sbalzati in mare.
Nei momenti concitati successivi all’incidente, è stato lanciato un mayday e sul posto sono intervenuti i soccorsi dal porto di Ponza, coordinati dalla motovedetta della Guardia Costiera dell’ufficio circondariale marittimo, guidato dal comandante Dario Nicosia. I feriti sono stati recuperati rapidamente e trasferiti nel porto dell’isola.
Feriti trasportati d’urgenza a Roma e Latina
Alcuni dei feriti, con traumi meno gravi, sono stati portati al poliambulatorio di Ponza. Per padre e figlio, invece, è stato richiesto l’intervento delle eliambulanze del 118. Due elicotteri sono atterrati sull’isola: uno ha trasferito il bambino in codice rosso al Bambino Gesù di Roma, mentre il padre è stato trasportato in condizioni critiche al Santa Maria Goretti di Latina.
Le autorità hanno avviato un’indagine per comprendere come sia potuto avvenire l’incidente in un tratto di mare aperto, con buone condizioni meteomarine e ottima visibilità.
Pilotaggio automatico e distrazione: le ipotesi sulle cause
In mare, con tempo sereno e buona visibilità, l’unica causa plausibile per una collisione è la distrazione. Due barche ben motorizzate che procedono in direzioni opposte possono urtarsi in pochi istanti. Se una o entrambe sono affidate a sistemi di pilotaggio automatico, le possibilità di evitare un impatto si riducono drasticamente.
Serve un sistema che obblighi l’attenzione del conducente
Non è ancora certo se il pilota automatico abbia avuto un ruolo in questo caso, ma sarebbe sorprendente se non fosse così. Il governo dovrebbe introdurre l’obbligo di installare a bordo sistemi che richiedano l’attenzione del conducente a intervalli proporzionati alla velocità. In caso di mancata risposta, i motori dovrebbero spegnersi automaticamente. È uno dei pochi strumenti efficaci per prevenire incidenti estivi, spesso drammatici, come quello accaduto tra Ponza e porto Badino.
© Riproduzione riservata