Il cantiere, che doveva lanciare il suo nuovo modello, l’RM 11.80, a causa del fallimento di un suo terzista non ha potuto consegnare imbarcazioni e di conseguenza non ha incassato i soldi per l’acquisto delle barche, circa il 70% del prezzo del dovuto. La cosa ha creato uno squilibrio finanziario nelle casse del cantiere e sta creando problemi per il proseguimento dell’attività.
Per far fronte alla carenza di liquidità fonti attendibili dicono che la società che controlla il cantiere, la Aime Mer, è prossima a un nuovo cambio di proprietà. La società era già stata venduta dal suo fondatore nel 2017. L’ingresso dei nuovi soci garantirebbe la liquidità necessaria al proseguimento dell’attività.
Tutti gli RM sono costruiti con lo scafo in compensato impregnato con resine epossidiche, ma per l’RM 11.80 il cantiere aveva deciso di cambiare tecnica di costruzione per rendere questa più veloce e far così fronte alle richieste sempre crescenti. L’RM 11.80 sarà costruito con solo l’opera viva in compensato e resina, la parte più importante dello scafo, mentre l’opera morta, la zona dello scafo meno sollecitata, sarà in composito.
Il problema nasce proprio qui. La realizzazione del composito in vetroresina era stata affidata a una società terza, la stessa che realizza le coperte degli RM, ma questa ha chiuso i battenti prima dell’estate e non ha consegnato alla Fora Marine gli scafi che attendeva per la realizzazione degli RM 11.80.
© Riproduzione riservata