La moglie, dopo quella perdita, lo aveva lasciato, gli amici lo avevano abbandonato e lui, tra la disperazione e lo sconforto, si era trovato davanti a un dilemma, scegliere tra il suicidio o l'esilio. Una decisione difficile, sofferta e tormentata, che era riuscito a maturare in sei lunghi anni di profonde riflessioni quando, finalmente, nel 1993 aveva deciso di rompere ogni legame con il mondo civilizzato. Si era rifugiato così a vivere a Restoration Island, una piccolissima isola locata a meno di un miglio dalla costa nord est dell’Australia sulla quale, quando era ancora un rispettato uomo d’affari, aveva ottenuto una concessione ventennale per la costruzione di un resort.
Un'isola deserta, dove negli ultimi 20 anni, Glasheen ha vissuto con la compagnia del suo fedele cane Quasi. Lentamente si è costruito una piccola casa e ha vissuto di noci di cocco, pesce e frutta. David Glasheen ha imparato a fare la birra che gusta seduto davanti al mare e ha continuato a fare affari in borsa grazie a un computer alimentato a pannelli solari.
Al contrario di Robinson Crusoe, David non è un vero solitario, diverse volte l’anno si intrattiene con i pescatori o i turisti che sbarcano sull’isola.
Glasheen anni fa aveva anche messo un annuncio per trovare una compagna al quale avevano risposto decine di candidate, ma la prescelta, dopo essere sbarcata sull'isola, presto era ritornata a casa perché aveva giudicato la vita dell’isola troppo dura.
I ventanni di concessione però sono ormai volti al termine e il Governo rivuole l’isola per poter costruire un villaggio turistico come era nell’idea originaria di David. Glasheen, si sta opponendo, ma sa già che “l’uomo più fortunato del mondo” come lui stesso si definisce, presto dovrà trovarsi un'altra isola deserta, in uno dei tanti piccoli arcipelaghi che costeggiano l’Australia.
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