
L’autunno porta con sé un momento di riflessione e di slancio per il mondo della vela classica: a Roma, sotto i cieli sereni della tarda stagione, si sono riuniti armatori, velisti, appassionati e istituzioni per una serata diversa dal solito. È stata l’occasione in cui l’Associazione Italiana Vele d’Epoca (AIVE) ha annunciato il proprio programma per il 2026: un calendario che, più che un elenco di date, rappresenta una promessa alle barche «signore del mare», alle loro storie, al patrimonio nautico che incarnano.

Seduti intorno ai tavoli del prestigioso Circolo Ufficiali della Marina Militare “Caio Duilio”, si respirava l’energia di aspettative e memorie. Quelle barche che hanno solcato per decenni i mari — legno, acciaio, vele spiegate — non sono semplici imbarcazioni: sono custodi di un’eredità, vettori di emozioni, di sfide, di bellezza. E ora vengono richiamate tutti insieme, nel 2026, a tornare protagoniste sulle onde dell’Adriatico e del Tirreno.
Il calendario si articola come un viaggio attraverso l’Italia e oltre, con tappe che accendono l’orizzonte già a maggio e che chiudono idealmente la stagione ai primi d’ottobre. Ecco gli appuntamenti annunciati da AIVE.
Calendario 2026 – Adriatico
30-31 maggio – Sistiana, Trofeo Portopiccolo Classic
19-21 giugno – Venezia, Raduno Città di Venezia – Trofeo Artù Chiggiato
27-28 giugno – Venezia, Trofeo Principato di Monaco
25-27 settembre – Monfalcone, International Hannibal Classic – Memorial Sergio Sorrentino
3-4 ottobre – Trieste, Trofeo Città di Trieste
10 ottobre – Trieste, Barcolana Classic
Calendario 2026 – Tirreno
9-10 maggio – Viareggio, Trofeo Ammiraglio Francese
15-17 maggio – Le Grazie, Trofeo Valdettaro
21-23 maggio – Sanremo, Regate Internazionali
27-31 maggio – Antibes, Les Voiles d’Antibes
3-7 giugno – Porquerolles, Porquerolles Classic
11-14 giugno – Capraia, Capraia Sailing Rally
24-28 giugno – Porto Santo Stefano, Argentario Sailing Week
2-5 luglio – Gaeta, Grandi Vele a Gaeta
1-5 settembre – Imperia, Vele d’Epoca di Imperia
10-12 settembre – Imperia, Regata delle Isole
22-26 settembre – Cannes, Les Regates Royales
28 settembre-4 ottobre – Saint-Tropez, Les Voiles de Saint-Tropez
9-11 ottobre – La Spezia, Vele d’Epoca in Passeggiata Morin
14-18 ottobre – Viareggio, Raduno Vele Storiche
È un insieme stimolante: oltre sedici tappe distribuite tra Tirreno, Adriatico e Mediterraneo, dal maggio più luminoso fino alle prime brezze d’autunno, pensate per riportare in scena la visione magica delle vele classiche al vento, davanti a porti che custodiscono storia e tradizione.
Ma questa stagione non è soltanto una sequenza di regate: è un richiamo allo spirito. Le barche che si presenteranno alla linea di partenza conoscono già la leggenda del mare, sanno il rumore degli ormeggi al crepuscolo, il fruscio delle vele al mattino. Per chi assiste da terra e per chi partecipa, è un’occasione per abitare un tempo sospeso, diverso dal cronometro: un tempo di bellezza, nostalgia e rinnovamento.
Sul palco romano il messaggio è stato chiaro: le vele d’epoca non rappresentano un segmento di nicchia, ma un ponte tra generazioni, una conversazione continua tra chi ha navigato ieri e chi sogna di farlo domani. La collaborazione tra AIVE, i circoli organizzatori e le istituzioni va in questa direzione, con il mare come spazio di memoria e, allo stesso tempo, come motore di futuro.
Per il navigante, per l’armatore e per il pubblico curioso, il 2026 diventa così un invito: salire a bordo, partecipare, osservare. Riscoprire la grazia di una deriva, la cura di un legno, la sapienza che ogni barca d’epoca racchiude. Le città di tappa – dai porti dell’Adriatico alle baie del Tirreno, dai saloni internazionali ai piccoli porticcioli – si preparano a essere scenari di un racconto che si misura con il vento e con il tempo.
E a chi guarda da terra, spesso basta un solo giorno per capire: non è solo una regata. È un evento che celebra la bellezza della marineria antica e delle imbarcazioni che non cedono agli anni. Il rumore delle cime, la planata lenta in mare calmo, la silhouette elegante contro l’orizzonte: tutto questo parla di qualcosa che va oltre il risultato sportivo.
In chiusura, l’annuncio del calendario 2026 segna più di un nuovo inizio. È la conferma che le imbarcazioni d’epoca e classiche hanno un ruolo centrale nella nautica italiana, non come oggetti da museo, ma come patrimonio vivo. Per il 2026 sono già pronti i porti, le date, le vele: ora tocca ad armatori, organizzatori e appassionati dare nuova forza alle storie che attendono di essere raccontate.
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