Un'affermazione valida nella quasi totalità dei casi, quelli per intenderci in cui a guardare l'avversario da poppa sono i neozelandesi, e confermata dalla più classica delle eccezioni: oggi, infatti, Luna Rossa ha incrociato a prua della barca kiwi nel corso della prima bolina, regalandoci un'emozione durante il tempo di un sorriso.
Ciò che è successo dopo, appartiene a un vissuto tutt'altro che remoto; il pozzetto di Luna Rossa è incappato nell'ennesimo errore di una finale da dimenticare, passando ad Hutchinson e Davies una pratica ormai pronta per essere archiviata.
Certo, la barca italiana, come ha spiegato Torben Grael una volta a terra, non è un missile e in manovra paga qualcosa a NZL-92, ma qui, a meno di un clamoroso e improbabile cambio di tendenza, si va verso una resa incondizionata, difficilmente imputabile alle sole performance dell'unità.
Loro, i kiwi, hanno ringraziato e difeso come sempre, consapevoli che, da oggi, ogni momento è buono per passare all'incasso. Lo champagne è già in fresco e domani sul gommone ci sarà posto anche per lui.
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