
Durante un’operazione di pattugliamento lungo la costa toscana, nell’ambito dell’iniziativa estiva “Mare e laghi sicuri”, la Guardia Costiera ha fermato una moto d’acqua in navigazione tra Cecina e Vada. A bordo si trovava un adolescente olandese di appena 13 anni accompagnato dal padre.
Il ragazzo, oltre a essere seduto al posto di guida, portava al braccio il laccetto di sicurezza, prova inequivocabile – per gli agenti – del fatto che fosse lui a governare il mezzo, nonostante fosse minorenne. A quel punto, gli agenti hanno intimato al padre, in possesso di patente nautica, di prendere il comando della moto e riportare il natante al porto di Cecina, dove era stato noleggiato.
Al genitore è stata comminata una sanzione di 3.670,33 euro per violazione delle norme di sicurezza del Codice della Nautica da Diporto.
Molti genitori ritengono che lasciare la guida della moto d’acqua al figlio, restando dietro di lui per controllare, sia un atto lecito. In realtà, la legge non lo consente: la presenza di un adulto a bordo non autorizza il minore a condurre il mezzo.
Le moto d’acqua sono mezzi veloci e potenzialmente pericolosi, e tutto può accadere in pochi secondi. In caso di incidente, se il mezzo è condotto da una persona non autorizzata, l’assicurazione non coprirebbe i danni, lasciando il proprietario o il noleggiante esposto a gravi conseguenze economiche.
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