
Mercoledì mattina 13 agosto, una barca a vela di 40 piedi ha urtato la secca a sud delle Isole Gemini, a Capoliveri, all’Isola d’Elba.
Secondo le prime ricostruzioni, l’impatto violento ha provocato la perdita del bulbo e l’apertura di un ampio squarcio nello scafo, causando il capovolgimento dell’imbarcazione. A bordo si trovavano due fratelli laziali, in vacanza nell’Arcipelago Toscano, che stavano navigando in una delle zone più suggestive e frequentate della costa occidentale di Capo Calamita.
I due non hanno corso grandi rischi: il mare era calmo e il vento scarso, circostanza che ha permesso loro di salire sul tender senza particolari difficoltà e attendere i soccorsi, che avevano provveduto a chiamare. In loro aiuto, ancora prima della Guardia Costiera, è intervenuta la barca di un diving che stava operando nella zona.
Una volta messi in salvo gli occupanti, la Guardia Costiera ha emesso un’ordinanza rivolta agli armatori per il recupero del relitto, affidato a una società specializzata. Le operazioni di rimozione sono durate alcune ore e hanno liberato l’area dal pericoloso relitto che, trovandosi in una zona soggetta in questo periodo a un intenso traffico marittimo, avrebbe potuto causare nuovi incidenti.
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