Ci vuole poco a capire che su “quel qualcosa” qualcuno si agita e sbraccia in segno di soccorso.
Il comandante, Thomas Grenz, fa ammainare una lancia e nel giro di un'ora Louis Jordan, un 37enne che era partito con il suo 35 piedi a vela a inizio gennaio per andare a pescare al largo del North Carolina fa il suo ingresso a bordo come se fosse appena tornato da una scampagnata.
L’uomo ha passato 66 giorni in mare su di una barca che, racconterà, si era rovesciata più volte, mangiando pesce catturato a mano e bevendo acqua piovana.
Thomas Grenz testimonia come la barca sulla quale hanno trovato Jordan aveva disalberato ed era chiaro che si fosse capovolta.
Anche McCollum l’ufficiale della Guardia Costiera che si calerà più tardi sul ponte della nave per recuperare l’uomo e trasportarlo in ospedale, rimane sorpreso: “Non ha bruciature, piaghe, sta perfettamente in piedi e non sembra particolarmente provato, se non psicologicamente”.
Quando l’elicottero l’ha prelevato, Jordan ha chiesto di non essere portato in ospedale, “non ne ho bisogno” ha dichiarato, ma comunque la Guardia Costiera lo ha portato al pronto soccorso dove hanno confermato le sue buone condizioni di salute e Jordan ha potuto riabbracciare i suoi.
Quando Jordan dalla nave aveva sentito il padre per telefono, come prima cosa gli aveva detto “E’ tanto che non ci si sente, come stai?”.
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