In molti velisti, ma soprattutto motoristi (le barche a motore sono quelle che soffrono di più di un’antivegetativa non buona, il loro consumo di carburante può salire sino al 40% in più che con un’antivegetativa che tiene lo scafo pulito) hanno preso l’abitudine di addizionare l’antivegetativa con dell’ossido di rame.
Alla fine, addizionando senza controllo, il prodotto è più nocivo di quello che si compra in altri paesi europei. Il fenomeno è tanto diffuso che il governo ha dovuto correre ai ripari dotando la Guardia Costiera e la Polizia di speciali rilevatori per poter testare anche in acqua la composizione dell’antivegetativa stessa sulla barca.
Se il sensore denuncia un eccesso di rame, il proprietario della barca viene condannato a rimuovere l’antivegetativa dallo scafo e pagare una multa di 2.500 euro.
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