Le nuove aree marine protette riguarderanno le zone del Conero, sul litorale adriatico presso Ancona, di Torre Calderina in Puglia sulla costa barese tra Bisceglie e Molfetta, di Capo Testa-Punta Falcone, in Sardegna a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura, e di Capo Milazzo in Sicilia.
Se da una parte il ministro Galletti esprime soddisfazione per l’ulteriore passo avanti nella protezione del nostro patrimonio paesaggistico, Dante Caserta, ex Presidente nazionale WWF ha espresso i suoi dubbi: “Esprimiamo soddisfazione per l’avvio dell’iter che porterà rapidamente alla nascita di quattro nuove aree marine protette, ma non possiamo nascondere la grande preoccupazione per il taglio delle risorse finanziarie alle 27 aree già istituite condannate di fatto alla paralisi gestionale.”
Il problema è che il ministro e il suo team hanno si messo in moto la macchina che porterà in breve alla creazione delle aree marittime previste, ma vista la necessità di continuare a tagliare sui bilanci dello stato, non sono stati previsti i finanziamenti per realizzare le 4 aeree. I soldi necessari all’istituzione e alla gestione dei nuovi parchi marini, andranno presi dai fondi destinati alle 27 aeree già esistenti, ma Caserta dice che questi sono pochi e già insufficienti per gestire quello che esiste, figuriamo quello che non esiste.
Ora bisognerà capite se i soldi in dotazione ai parchi sono stati spesi al meglio sino ad oggi o con una maggiore razionalizzazione della spesa e una maggiore attenzione nell’assegnazione delle commesse non si possano risparmiare i fondi necessari da destinare alle nuove aree marine protette.
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