
Ieri mattina, 1° agosto, lo skipper di un vecchio Grand Soleil 34 è stato aggredito verbalmente da uno pseudo-attivista ecologista che, dal bordo del suo Grand Soleil 43, ha cominciato a inveire contro di lui urlando furiosamente.
Motivo del diverbio: lo skipper del GS 34, dopo aver calato l’ancora, aveva dato marcia indietro per stendere la catena e testarne la tenuta, una prassi del tutto normale e consigliata nella nautica.
Accuse infondate e scarsa conoscenza della nautica
L’attivista, che evidentemente non aveva molta familiarità con la condotta di una barca a vela, sosteneva che la manovra avrebbe causato danni irreparabili al fondale, ignorando che un’ancora che ara perché non ha preso correttamente provoca danni ben più gravi.
Temendo che le escandescenze potessero degenerare, lo skipper del Grand Soleil 34 ha allertato la Guardia Costiera via canale 16, dopo aver visto l’uomo prepararsi a calare il tender.
Non appena l’attivista ha sentito la chiamata al Circomare Ponza, ha tirato su l’ancora e se n’è andato in fretta.
Una manovra tutt’altro che ecologista
La scena si è conclusa con un gesto poco coerente con l’ideale ambientalista: l’uomo ha alato l’ancora trascinando la barca con il verricello, senza portarsi sulla verticale dell’ancora, come farebbe qualsiasi velista attento all’ambiente.
Un comportamento che ha suscitato un coro di fischi da parte degli equipaggi delle altre barche presenti in rada, testimoni della scena.
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