Ieri un Hallberg Rassy 310, portato da uno skipper svedese ottantenne proveniente dalle Isole Eolie in Sicilia, è entrato nel porto commerciale di Procida. Una volta dentro, il comportamento dell’uomo ha fatto capire a chi era in banchina che fosse spossato e non più in grado di governare la barca. Sono così intervenuti i Carabinieri, supportati dalla locale sede della Lega Navale, che con un mezzo hanno abbordato l’imbarcazione e aiutato l’uomo a ormeggiare.
Nonostante lo skipper svedese non parlasse italiano, è stato subito chiaro che fosse convinto di essere entrato nel porto di Capri per trovare riparo dal cattivo tempo.
Il novello Cristoforo Colombo, che aveva scambiato un’isola per un’altra, è stato ospitato dalla Lega Navale e, convinto dal presidente della sezione, Corrado Bianco, ha rinunciato per una notte alla sua branda scegliendo un letto più caldo e asciutto in un B&B.
Quella di ieri è stata una giornata no per gli skipper solitari. Nel pomeriggio, un altro skipper solitario di 70 anni, questa volta francese, che navigava verso la Sicilia, all’altezza del Circeo (100 chilometri a sud di Roma) ha deciso di ripararsi dal vento troppo forte e, nel tentativo di entrare nel porticciolo della cittadina laziale, si è spiaggiato sul banco di sabbia che ostruisce l’ingresso del porto e che negli anni ha causato non pochi incidenti.
A soccorrerlo sono intervenuti gli ormeggiatori della cooperativa che gestisce il piccolo marina.
Due episodi che mostrano come, in condizioni meteo difficili, anche skipper esperti possano trovarsi in situazioni complicate. La giornata si è conclusa senza gravi conseguenze grazie al rapido intervento di chi opera nei porti e lungo la costa, ricordando quanto sia importante mantenere attenzione e prudenza quando si naviga da soli.
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