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domenica 15 settembre 2024
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E’ cieco, non può fare la Transpacific Yacht Race

La decisione del comitato organizzatore della Transpacific Yacht Race presa a febbraio scorso di escludere un equipaggio perché uno dei due membri è cieco, continua ad alimentare la discussione sui compiti dei comitati organizzatori

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Los Angeles, USA - Negli ambienti della vela della costa occidentale degli Stati Uniti la decisione del comitato organizzatore della Transpacific Yacht Race che si è corsa a febbraio scorso, di non accettare l’iscrizione di un’imbarcazione alla regata perché uno dei due membri dell’equipaggio era un non vedente, continua, a distanza di mesi, a sollevare molte polemiche.

Ieri è tornato sull’argomento il sito americano molto seguito SailAnarchy che si schiera al fianco di B-Quest Challenged America l’imbarcazione che non è stata ammessa alla regata.

La Transpacific Yacht Race, regata che ha visto la sua prima edizione nel 1906, copre una rotta di 2.225 miglia con partenza da San Pedro, vicino a Los Angeles, e arrivo a Diamond Head Lighthouse a Honolulu, Hawaii. Una regata alla quale partecipano skipper professionisti e non provenienti da diverse parti del mondo.

Nell’ultima edizione, corsa lo scorso febbraio, nella sezione riservata agli equipaggi composti da solo due persone si era iscritto un Tripp 40, il B-Quest Challenged America.

Quando il comitato organizzatore si è reso conto che uno dei due membri dell’equipaggio, Urban Miyares, era un non vendente, ha mosso l’obiezione che nel caso in cui David Hopkins, l’altro membro dell’equipaggio, fosse caduto in mare, Urban non sarebbe stato in grado di individuarlo in acqua e quindi soccorrerlo.

Urban è un velista molto conosciuto e di lunga esperienza e ha ritenuto che l’obiezione fosse infondata, quindi non ha accettato le proposte fatte dal comitato organizzatore della regata.

Questo chiedeva che a bordo ci fosse un osservatore non regatante che garantisse la sicurezza della barca in caso d’incidente. In ultimo il comitato ha chiesto a Urban di dimostrare in un test che lui fosse in grado di individuare una persona in acqua e quindi soccorrerla, ma Urban ha giudicato la richiesta discriminatoria e ha rifiutato.

La decisione finale del comitato organizzatore è stata quella di non accettare la barca in regata.

La decisione è stata aspramente contestata da diverse associazioni di disabili che hanno visto in questa una sorta di discriminazione nei confronti di Urban Miyares, il marinaio non vedente del B-Quest Challenged America.

C’è chi però ha sottolineato come la responsabilità della sicurezza della regata ricada sul comitato organizzatore ed è quindi comprensibile che questo si sia preoccupato di quello che sarebbe potuto accadere in caso d’incidente, quando Urban Miyares non fosse stato in grado di individuare in mare il suo compagno e trarlo in salvo.

© Riproduzione riservata

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