La truffa era delle più semplici. La coppia pubblicizzava su internet accessori nautici e piccoli motori fuoribordo, chi li acquistava versava il pagamento su carte di credito prepagate e non riceveva mai la merce.
In 5 mesi i coniugi hanno ricavato 130.000 euro dalla loro attività.
Nella perquisizione dei locali nella disponibilità dei due, i poliziotti hanno sequestrato schede telefoniche utilizzate per i contatti con i clienti, materiale informatico e documentazione bancaria riguardante conti correnti bancari e postali oltre che a carte di credito prepagate dove confluivano le somme inviate dalle vittime, residenti in tutto il territorio nazionale.
E’ stato grazie al monitoraggio costante effettuato dai cyber-poliziotti che, sommato all’analisi delle denunce e delle lamentele comparse e amplificate dai vari blog e dalle riviste del settore nautico, hanno “indirizzato” gli investigatori della Polizia Postale verso la coppia.
Un moltiplicarsi fisiologico dei casi di quei numerosi internauti che, con l’inizio della stagione estiva, su siti specializzati, dopo aver inviato anticipi, anche cospicui, non ricevevano i motori fuoribordo e gli accessori acquistati.
Le truffe portate a compimento attraverso siti di vendita on line sia per gli accessori che nel settore del noleggio, non sono poche. Prima di acquistare in uno shop on-line non conosciuto, è sempre bene verificare alcuni dati essenziali.
A) che sul sito sia riportato l’indirizzo fisico della società e la sua partita iva
B) andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate e controllare che la partita iva corrisponda alla società riportata sul sito
C) digitare il nome del sito su google e vedere se ci sono blog o segnalazioni sulla società analizzata
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