Alpa 670, una barca che nonostante il suo mezzo secolo di vita, è ancora considerata moderna grazie al suo equilibrato compromesso tra performance, comfort ed economia. Leggi il nostro articolo per conoscere i pregi e i difetti di questa imbarcazione, ideale sia per la crociera costiera che per le navigazioni d'altura.
L'Alpa 670: una barca dal design senza tempo
Esistono barche prodotte nello scorso millennio, ma che guardandole navigare sembrano disegnate ieri. Non certo per le linee futuristiche o per soluzioni tecnologicamente avanzate, ma perché hanno raggiunto uno stabile ed equilibrato compromesso. Una barca da crociera deve essere performante quanto basta per consentire medie giornaliere soddisfacenti, comoda abbastanza da non rimpiangere il letto di casa e sufficientemente economica da poter essere gestita senza eccessivi pensieri.
L'Alpa 670 e la rivoluzione delle resine negli anni '50
Negli anni ’50, il progressivo uso delle resine rende il calafataggio un’operazione ormai obsoleta e apre il mercato a una nautica più leggera, più semplice da costruire, più economica da comprare. Nasce il diportismo. In tutta Europa sempre più modelli sono destinati a una nautica popolare di grande successo e in Italia, il figlio di un mugnaio che da bambino giocava con i modellini di aeroplani e barchette fonda l’Azienda Lavorazione Plastiche e Affini.
L’anno è il 1956, il sognatore si chiama Danilo Cattadori e dopo soli 4 anni di vita, su venti Flying Dutchman partecipanti alle olimpiadi del 1960, 11 sono costruiti a Cremona negli stabilimenti dell’ALPA.
Sono molti i modelli fortunati di questo cantiere e sono molte le penne prestigiose che ne firmano i progetti, tra queste quella di Van de Stadt, che tra le sue decine di progetti indovina quel giusto compromesso che rende una barca moderna anche a distanza di decenni: è l’Al
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