
Tra i sistemi di ormeggio più utilizzati nei porti e marina turistici del Mediterraneo ci sono le cosiddette “trappe di ormeggio” che permettono di posizionare la barca in banchina di prua o di poppa. Ecco come gestirle al meglio
Per assicurare la barca all’ormeggio porti e marina turistici mettono a disposizione degli skipper una serie di sistemi che variano in base alle specifiche condizioni delle banchine, degli spazi coinvolti e, più in generale, della qualità dei servizi offerti.
L’obiettivo è sempre lo stesso: garantire che ogni barca ormeggiata sia in piena sicurezza e capace di resistere ai cambiamenti del tempo.
Le strutture più moderne, generalmente per barche sino a 12 metri di lunghezza, utilizzano per lo più i cosiddetti “finger”, appositi prolungamenti delle banchine che offrono grande funzionalità, riduzione degli ingombri e minori costi di gestione.
Indispensabili in presenza di sensibili dislivelli di marea, i “finger” sono molto apprezzati dai velisti per il facile accesso e la semplicità delle manovre di ormeggio.
L’impiego dei “finger” assicura inoltre uno sfruttamento ottimale della superficie portuale e contribuisce all’aumento della stabilità del pontil
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