Dopo quasi trenta giorni e settecento miglia di navigazione, le condizioni dell'atleta italiano sono buone nonostante la traversata sia stata finora impegnativa, a causa del mare mosso che non lo ha mai abbandonato. A infastidire Alex, oltre che qualche acciacco fisico dovuto all'impossibilità di camminare, sono gli sbalzi di umore che talvolta gli impediscono di rispettare la tabella di marcia prefissata alla partenza. “Oggi il mio amico Gianfranco - si legge nel suo diario di bordo - ha imputato allo iodio e non soltanto alla situazione straordinaria che sto vivendo questo continuo altalenarsi di stati d'animo. Lo iodio, infatti, agisce sulla tiroide portando un ipertiroidismo che può provocare uno stato di malessere”.
La giornata di Alex si concentra quasi interamente sul remare, un'attività che inizia poco dopo la sveglia, alle sei e mezza, e dura fino alle 19, con un'ora e mezza di pausa pranzo. La barca è in ottime condizioni, eccezion fatta per la presenza di un po' di vegetazione sotto lo scafo, tuttavia rimossa negli scorsi giorni a mano e non con una spazzola per non asportare anche la vernice.
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