La comunità nasce nel 2014 e cresce con il passare del tempo. Da prima pochi ragazzi accumunati dalla voglia di viaggiare, un po’ d’incoscienza e tanta pazienza nel rimettere a posto una vecchia barca che non voleva più nessuno, un cutter in ferro di 32 piedi, il Starseeker.
A quella barca se ne sono aggiunte altre, un ferro cemento di 42 piedi e un’altro 35 piedi di ferro, il Four Winds. Tutte barche che hanno rigenerato loro, gli hippy del mare.
Sempre loro formano i nuovi comandanti, gli fanno prendere le autorizzazioni necessarie, fare i corsi di pronto soccorso e poi gli affidano una barca.
Non c’è un capo, una testa un voto e le decisioni si prendono così.
Vivono fermandosi nei luoghi e facendo spettacoli, sono giocolieri, danzatori, suonatori.
Il gruppo è aperto a tutti, l’importante è non soffrire il mar di mare e la troppa vicinanza con le persone, traversare un oceano con una barca di nove metri quando a bordo si è in dieci non deve essere comodissimo.
Al momento stanno viaggiando verso l’isola di Pasqua, ma hanno già navigato per diverse migliaia di miglia passando per la Nuova Zelanda e le Fiji.
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