sabato 22 marzo 2025
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Arriva il dispositivo anti-squalo

Un frustino lungo un metro con due elettrodi che emettono scariche a basso voltaggio, tali da far allontanare il pesce predatore. Una dimostrazione della sua efficacia la si avrà allo Shark Expo di Jesolo

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Jesolo - Un dispositivo per allontanare gli squali. A progettarlo è stato un italiano, Riccardo Sturla Avogadri, incalzato dai numerosi proprietari di alberghi e strutture ricettive che, come nel caso di quanto avvenuto a Sharm El Sheikh, temono che la psicosi da attacco possa trasformarsi in un buco finanziario per le proprie casse. Così, lo scienziato italiano ha ideato un progetto tanto semplice quanto, almeno così sembra, efficace; il nuovo dispositivo anti squalo è infatti caratterizzato da una frusta di un metro collegata a due elettrodi, che un uomo può tranquilamente indossare alla caviglia. Il suo costo è di circa 500 euro e garantirebbe una copertura fino a otto metri. “Sul muso – spiega Sturla Avogardi – gli squali hanno le ampolle di Lorenzini e rilevano i campi elettrici. Con una scarica a basso voltaggio si riesce a metterli in fuga, senza che gli altri pesci ne risentano”.
In Egitto stanno addirittura pensando di disporli lungo la barriera corallina, a distanza di dieci metri l'uno dall'altro, in modo da impedire ai pesci predatori di raggiungere i bagnanti. Gli esperimenti avrebbero infatti dimostrato l'efficacia di questo prodotto, che sarà presentato il prossimo 16 aprile allo Shark Expo di Jesolo. “Faremo immegere alcune persone – ha ribadito Sturla Avogadri - senza gabbia con gli squali dello Zambesi, la terza specie più pericolosa al mondo”.

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