La prima segnalazione risale al 2008, qualcuno parlò di una strana lancia a circa 2 metri di profondità a 600 metri dalla spiaggia di Zambratija, ma non gli fu dato peso perché tutti conoscevano quel relitto ed erano certi che si trattasse di una vecchia lancia di un pescatore affondata in una mareggiata.
Fortunatamente la voce del relitto è arrivata a Giulia Boetto del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica Francese, a Ida Koncani, del Museo Archeologico dell’Istria e a suo marito Marko Uhac del Ministero della Cultura. I tre archeologi hanno voluto vedere di persona di cosa si trattasse e quando hanno visto il relitto hanno capito che non si trattava di un naufragio recente, ma di resti di un’antica imbarcazione.
Tuttavia i tre non credevano che si potesse trattare di una barca antica di 3200 anni fa come hanno stabilito i risultati del carbonio 14 usciti qualche giorno fa.
L’imbarcazione è una barca cucita. Un’imbarcazione che invece di essere tenuta insieme da chiodi o perni di metallo era cucita con corde e liane. Questo sistema di costruzione era molto utilizzano nel periodo al quale risale la barca, quando il metallo era molto costoso e cucire le barche era un modo per contenere i costi.
Il relitto è in condizioni particolarmente buone specialmente se si spensa che era ad appena 2 metri di profondità. Sono ancora visibili le corde con cui il fasciame era legato.
Per il momento il relitto sarà lasciato in acqua per poi essere trasportato in un museo, probabilmente a Pula.
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