Come sempre lo spettacolo è stato unico e di grande fascino, barche grandi e barche piccole , tutti gioielli di epoche più o meno remote ricostruite con infinita pazienza e amore, si sono date battaglia sulla linea di partenza come si trattasse del via di un regata di triangolo invece che di una transatlantica di 2.800 miglia.
La Panerai Transat Classique è una regata particolarmente affascinante perché qui si sfidano barche uniche dal valore difficilmente calcolabile. Barche che non sono replicabili: nessuno al mondo potrebbe pensare di replicare il fascino di Adventuress o di Altair o Argyll eppure l’atmosfera tra questi gioielli del mare è quella di una tranquilla domenica in banchina.
Non ci sono i grandi nomi della vela internazionale e se ci sono non sono quelli i nomi importanti, qui si radunano persone , sicuramente facoltose, ma che amano vivere il mare in modo del tutto diverso da quello che vediamo nelle grandi regate oceaniche, qui a dominre è la barca e la sua storia, l’equipaggio e la sua abilità marinara di far camminare al meglio oggetti concepiti con le tecniche di cento e passa anni fa.
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