Il cantiere spiega che dal momento che i saloni nautici più importanti in Europa e negli Stati Uniti già ci sono stati, la maggior parte delle barche già sono state vendute, perciò il fermo di questi mesi non dovrebbe avere un impatto pensante sui conti del gruppo.
Tuttavia c’è da considerare che le barche che sono state vendute dal gruppo, non sono state vendute ai clienti finali, ma alla rete vendita che ha versato un acconto e dovrà saldare le barche una volta che queste saranno pronte per la consegna. Ora il punto interrogativo è, i concessionari della rete vendita, soprattutto quelli più piccoli, saranno in grado di ritirare le barche acquistate?
I concessionari-importatori acquistano le barche a inizio stagione contando sul fatto di venderle durante la stagione, ma se il Coronavirus blocca l’attività di vendita e loro non saranno in grado di vendere all’utente finale, con tutta probabilità non saranno in grado di ritirare la barca acquistata e pagata con un acconto piuttosto basso.
E’ vero che gli importatori più grandi non avranno grandi problemi e ritireranno le barche acquistate ed è anche vero che molti concessionari hanno dei plafond bancari che garantiscono il produttore, ma pensare che il gruppo possa uscire dalla Pandemia senza riportare danni sembra una cosa un po’ ingenua.
Le barche che non saranno vendute quest’anno impediranno alla rete vendita di comprare nuove barche per l’anno prossimo, senza contare che certamente alcuni concessionari piccoli o finanziariamente non solidi, non arriveranno alla fine della Pandemia creando dei buchi nella rete vendita che il prossimo anno potrebbero portare degli squilibri.
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