Si tratta di una struttura costituita da pennelli di accosto agganciati a una piattaforma centrale ancorata al fondo con un palo fisso. La struttura, che si chiama Waterlily, consente l’ormeggio, nella sua configurazione a fior di loto, sino a 16 imbarcazioni per volta tra i 6 e i 12 metri. Altre configurazioni permettono l’ormeggio a barche medio grandi e superyacht.
Con Waterlily, spiegano i progettisti, in una rada destinata ad avere un campo boa, invece di affondare 16 blocchi di ancoraggio, se ne affonda uno solo, con un impatto sull’ambiente più contenuto di quanto avviene con un normale campo boe. Inoltre, la struttura è più comoda e più semplice da usare.
Al momento la Waterlily è stata ormeggiata a Grimaud per la fase sperimentale. Si sta studiando la reazione al moto ondoso e al vento, la resistenza agli agenti esterni e quella agli urti.
Lo studio, che è stato richiesto dal governo francese, se darà risultati positivi è probabile che porti alla creazione di una serie di campi di ormeggio nelle grandi rade della Costa Azzurra e che venga utilizzato per implementare il numero dei posti barca, in particolar modo quelli nella zona di Saint Tropez.
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