
Nella collisione la nave cipriota ha perso circa 600 metri cubi di fuel oil che hanno formato una chiazza di olio su dieci chilometri quadrati di mare.
La Guardia Costiera francese è intervenuta per cercare di contenere l’inquinamento e si è appellata anche alla Guardia Costiera italiana.
Questa ha inviato un ATR 42 da ricognizione a ispezionare la zona e il ministero dell’ambiente ha disposto l’invio di tre unità della Castalia adibite al contenimento delle fuoriuscite di carburante.
Le tre unità, la Nos Taurus di Livorno, la Bonassola di Genova e la Koral da Olbia, hanno già raggiunto la zona delle operazioni.
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